La conferma della presenza di manifestazioni d'interesse per rilevare lo stabilimento Comital di Volpiano impone all'azienda uno stop immediato alle procedure di licenziamento e liquidazione.
Questo continuo tira e molla sulla pelle dei lavoratori è inaccettabile e immorale. Infatti a Volpiano ci sono tutte le condizioni per proseguire la produzione, mantenere i livelli occupazionali ed agevolare il passaggio di proprietà ad imprenditori che intendano continuare a credere in questa realtà.
Non ci sono motivi per chiudere i cancelli se non quello di aumentare il profitto sfruttando i peggiori meccanismi del mercato del lavoro. Un'operazione chirurgica di macelleria sociale di fronte alla quale la Regione Piemonte non può restare a guardare.