Scuola e formazione - 14 ottobre 2017, 13:45

Alternanza scuola-lavoro: dopo le proteste, la parola ai Giovani imprenditori

Nella mattinata di oggi, incontro tra il gruppo Giovani dell'Unione Industriale e 250 studenti di 10 scuole superiori di Torino

Ieri le proteste. Oggi, almeno in parte, il dialogo. Il rapporto tra i ragazzi e l'alternanza scuola-lavoro, stabilita ormai per legge, continua a essere tumultuoso, soprattutto per quei casi - nemmeno troppo isolati - in cui questa alternanza viene trasformata in una sorta di manodopera gratuita e con ben poco di didattico.

Ma se da una parte i ragazzi hanno manifestato il proprio comprensibile malumore di fronte alle situazioni più negative, su altri tavoli prosegue il confronto. Con le migliori intenzioni di renderlo costruttivo.

Questa mattina, per esempio, presso il Centro Congressi dell'Unione Industriale, oltre 250 studenti di 10 scuole superiori di Torino hanno incontrato i rappresentanti del Gruppo Giovani dell'Unione Industriale. Un evento organizzato da GGi insieme al Gruppo dirigenti Fiat, all'Ufficio scuola Unione Industriale e Miur. L'obiettivo: far scoprire ai ragazzi il ruolo dell'imprenditore.

E' stata una mattinata interattiva, dove i ragazzi sono stati chiamati a mettersi in gioco, a provare a mettersi nei panni di chi fa impresa, anche tramite la visione di alcuni filmati.
In sala, a confrontarsi con i ragazzi, 10 giovani imprenditori tra cui il presidente del Gruppo, Alberto Maria Barberis, i vice alberto Lazzaro e Yohan Berkol, Matteo Stoppa, Giulia Tancredi, Giulia Mazza, Francesco Masera, Nadia Panasyuc e Paolo Errico.
Ampio anche il ventaglio di aziende presenti: da chi si occupa di stampa 3D al web marketing, dalla sanità alla metalmeccanica, all'Ict, all'energia, ai dolci.

Massimiliano Sciullo