Eventi - 17 ottobre 2017, 18:49

L'Orchestra Filarmonica di Torino si mette in gioco con Young Board

L'iniziativa vuole mettere al centro il pubblico, incentivare modelli di partecipazione attiva, promuovere nuove esperienze culturali

Mettere al centro il pubblico, incentivare modelli di partecipazione attiva, promuovere nuove esperienze culturali, sono solo alcuni degli obiettivi che l'Orchestra Filarmonica di Torino ha ricercato nel percorso che ha portato all'istituzione dello Young Board che lavorerà accanto al team artistico ed organizzativo di OFT. Durante il percorso previsto dal progetto, i componenti dello Young Board si metteranno alla prova nella promozione e comunicazione della stagione 2017-2018, per arrivare ad acquisire le competenze utili per organizzare interamente un concerto extra previsto per la stagione 2018-2019.

Il progetto, altamente innovativo, si inserisce nel ciclo di incontri che OFT ha organizzato nei mesi di marzo ed aprile all'Università degli Studi di Torino, ed è stato selezionato per “Open 2017 - Nuovi pubblici per la cultura”, l’azione che la Compagnia di San Paolo ha istituito al fine di stimolare la sperimentazione e la ricerca sull’Audience Development. L'edizione 2017 di OPEN, in particolare, costituiva una call mirata alle idee degli enti già oggetto di sostegno all’attività istituzionale, con l'obiettivo di offrire la possibilità una tantum di avviare azioni specifiche sul tema, favorendo l’allargamento della domanda culturale e la diffusione di servizi e pratiche culturali sul territorio e contribuendo a definire nuove professionalità e nuove competenze.

Finalità perseguite con convinzione da OFT, che nel corso degli incontri all'Università ha avuto modo di raccontare agli studenti cosa significare “fare” cultura: dall'ideazione artistica di una stagione alla sua produzione, fino alla comunicazione e promozione della medesima. Particolare attenzione è stata dedicata alla descrizione del budget finanziario, per mettere in rilievo il valore di “impresa culturale”.

La richiesta di inviare la propria candidatura per lo Young Board di OFT, promossa anche attraverso il web e Facebook, è stata accolta con interesse da numerosi ragazzi, i cui curricula sono stati attentamente vagliati durante una prima selezione, all'esito della quale si sono svolti i colloqui che hanno permesso di individuare le cinque ragazze, di età compresa tra i 20 ed i 25 anni, che lavoreranno e si confronteranno sulle sfide e sul futuro della musica classica. Al gruppo sarà quindi interamente affidata la progettazione, programmazione, comunicazione e produzione di un nuovo concerto, oltre ai nove normalmente programmati, che farà parte della stagione 2018-2019.

Lo Young Board di OFT racconterà il “dietro le quinte” della propria attività attraverso una pagina Facebook ed un proprio canale You Tube.

Ottavia Arenella,  Marta Blanchetti, Carol Cardile, Agnese Mussatti e Debora Pierri hanno iniziato con entusiasmo questa esperienza, portando già nuove idee, stimolando riflessioni su strategie di programmazione e di comunicazione. “Ma è solamente l’inizio – commenta il Direttore Artistico di OFT Michele Mo – E se si comincia in questo modo prevedo sviluppi molto interessanti e ricchi di aperture e innovazioni. Ne sono certo”.

Questo progetto – dice Sandra Aloia dell’Area Innovazione culturale della Compagnia di San Paolo – è uno degli 8 selezionati nell’ambito di “Open 2017 – Nuovi pubblici per la cultura” per cui sono stati stanziati 335mila euro. La call, aperta alle istituzioni culturali d’eccellenza di Piemonte e Liguria già oggetto di sostegno all’attività istituzionale, è nata dalla volontà di sviluppare un approccio strategico volto a una maggiore centralità del pubblico, ad ampliare la base sociale dei prodotti e delle esperienze culturali e incentivare modelli di partecipazione attiva.  Young Board di OFT si inserisce nel solco di questa azione poiché coinvolge direttamente dei giovani per intercettare nuovi pubblici giovani contribuendo anche a definire nuove competenze e professionalità sempre più necessarie alle sfide che la cultura deve affrontare per contrastare la scarsa partecipazione che caratterizza i consumi degli italiani”.

c.s.