Politica - 24 ottobre 2017, 17:07

Infermieri del Nursind auditi in Consiglio regionale dal presidente Mauro Laus

In aula il consigliere Grimaldi interroga l'assessore Saitta. Entro l'anno 185 assunti all'Asl To1, 25 alla To5

Una delegazione di infermieri del sindacato autonomo Nursind è stata ricevuta oggi, poco dopo l'ora di pranzo, dal presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, prima dell'inizio della seduta odierna dell'assemblea. Con lui, in sala Viglione, c'erano anche alcuni consiglieri.

Gli infermieri hanno spiegato i motivi della loro protesta, sfociata stamattina in un corteo in piazza Solferino, a cui hanno partecipato poche centinaia di operatori sanitari. La manifestazione si è poi spostata proprio di fronte all'ingresso di Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale. Oggetto della protesta sono gli anni di mancato turnover nel settore sanitario, che hanno costretto gli infermieri a ore di straordinario non pagato (il Nursind parla di circa un milione di ore), ferie non smaltite (circa 200mila giornate), condizioni di lavoro proibitive.

La richiesta del Nursind è di procedere immediatamente una massiccia dose di assunzioni, che possa incidere con decisione su di una questione che ormai mostra dei problemi strutturali. "Il rapporto tra infermieri e pazienti – hanno spiegato i manifestanti – è di uno a venti, contro gli standard raccomandati di uno a sette". Laus ha ascoltato le motivazioni degli infermieri, rassicurandoli che si prenderà carico delle loro richieste. In aula, durante il question time, il consigliere Marco Grimaldi (Sinistra Italiana) ha poi presentato un'interrogazione a risposta immediata su questo tema. Gli ha risposto l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta. "È importante che le Asl abbiano recepito dai sindacati l’indicazione di limitare forme precarie di lavoro e stabilizzare il personale, come l’Assessore ha fatto sapere", ha dichiarato Grimaldi.

"Ora sappiamo anche che l’Asl To1 assumerà 85 infermieri entro l’anno e che l’Asl To5 ne assumerà 25. Tuttavia non è possibile che, a ormai un anno dallo sblocco del turnover, non siano chiari i termini e i tempi del piano assunzioni, né si possa disporre di una mappatura Asl per Asl delle carenze rispetto alle reali esigenze”.

Daniele Angi