Attualità - 25 ottobre 2017, 16:54

"Senza la forestale, nella lotta agli incendi siamo tornati indietro di 40 anni"

La denuncia della Fp Cgil Piemonte: "E' il risultato del fallimento della riforma Madia"

I grandi incendi di questi giorni, che stanno flagellando migliaia di ettari di boschi della nostra regione - in Val di Susa, ma anche in Val Chiusella, Cuneese e Biellese - sono purtroppo una conseguenza annunciata della pessima riforma Madia che ha previsto incautamente la soppressione del Corpo Forestale dello Stato.

Da quando il Corpo Forestale dello Stato è stato soppresso e assorbito nell’Arma dei Carabinieri, la competenza per lo spegnimento degli incendi boschivi è di esclusivo appannaggio dei Vigili del Fuoco, già pesantemente sotto organico e non preparati ad intervenire con squadre a terra nei nostri boschi o in ambienti rurali e montani.

Solo in Piemonte - conferma la responsabile del Settore FP CGIL Piemonte, Mara Politi - “la macchina dell’antincendio è costretta a fare a meno dei 350 Forestali che fino al 31 dicembre dello scorso anno garantivano un efficace controllo del territorio ed una pronta azione di contrasto agli incendi boschivi, grazie al personale preparato e specializzato, profondo conoscitore delle nostre valli e dei nostri boschi. In tutta Italia circa 7.000 Forestali non devono più essere impiegati nello spegnimento degli incendi, poiché in gran parte diventati - loro malgrado - Carabinieri!”. “Hanno pienamente ragione - prosegue Politi - i vertici regionali del Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte, che prestano un’opera encomiabile sul territorio, quando lamentano l’assenza di una professionalità specializzata a fronteggiare le emergenze incendi, proprio perché oggi manca quel personale che garantiva sia la conoscenza del territorio sia le tecniche di intervento che non si limitavano allo spegnimento dei roghi attivi.”                              

Prima dell’infausta riforma, c’era il Corpo Forestale dello Stato, ora no: il risultato è aver appiattito tutto, tornando indietro di 40 anni, e a pagare sarà il Paese intero, con le devastanti conseguenze causate dagli incendi, dalle frane, dalle alluvioni...                  

Ci appelliamo alla Regione Piemonte, in qualità di titolare della materia, affinché intervenga per fermare questo scempio ambientale, anche proponendo modifiche all’attuale normativa.

c.s.