Eventi - 26 ottobre 2017, 09:40

Torino: Ars Captiva è tornata ed espone all’Housing Giulia

Dal 26 ottobre al 9 novembre la nuova mostra, dal titolo “De_locazioni”, del progetto biennale di Ars Captiva, che coinvolge gli studenti di alcuni licei torinesi

Due anni fa, Ars Captiva portò le opere realizzate dagli studenti di alcuni licei torinesi all’interno degli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi. Quest’anno saranno gli spazi condivisi dell’Housing Giulia, in via Cigna 14/L, a ospitare la nuova edizione del progetto di formazione artistica biennale, con una nuova esposizione dal titolo “De_locazioni”.

Il tema è stato declinato nelle tante accezioni del concetto di spostamento. Viaggio, esilio, casa, pellegrinaggio, memoria sono alcune delle parole chiave con cui sono stati chiamati a confrontarsi i circa 200 studenti dell’Accademia Albertina, degli Istituti Albe Steiner e Bodoni-Paravia, dei Licei artistici Cottini, Passoni, Primo di Torino, Buniva di Pinerolo, Alciati di Vercelli e Faccio di Castellamonte, a vario titolo coinvolti nella biennale.

Al vernissage, in programma giovedì 26 ottobre alle 18, interverrà l’artista dell’Accademia Albertina Elena Radovix, che sarà vita a una performance all’interno di uno scatolone distrutto, mentre si sposterà da un punto all’altro del cortile trasportata da un muletto. Gli scatti che ritraggono un’analoga performance dell’artista saranno poi esposti all’interno delle cantine della residenza.
L’inaugurazione della nuova mostra avrà però anche un sottofondo musicale, curato dal jazzista Gianpiero Lo Bello insieme ai gruppi musicali del Liceo Cavour di Torino, “Free Emotions” e “8Cellos”.

Il percorso espositivo si sviluppa dunque all’interno dell’Housing Giulia, mettendo in dialogo il lavoro degli studenti con la vita quotidiana del luogo. In totale, saranno esposte circa 40 opere realizzate per l’occasione, esposte tra gli spazi esterni e le storiche cantine ottocentesche.
Nel cortile saranno collocati nove stendardi, accompagnati da sei dipinti su tela posizionati nel sottoportico.

All’aperto sarà posizionato anche un Ikebana realizzato, nel corso di un workshop aperto agli studenti di Ars Captiva e agli ospiti della residenza, dal maestro Mario Sonsini, responsabile del Northern Italy Study Group che rappresenta in Italia la prestigiosa scuola “Ikebana Sogetsu” di Tokyo. L’opera collettiva, composta da materiale vegetale non convenzionale disposto secondo un’antica tradizione giapponese, è frutto di un progetto didattico portato avanti con la Gam di Torino, dove a fine settembre è stato allestito un altro Ikebana in omaggio all’opera del 1960 di Sofu Teshigahara.

Le cantine di Housing Giulia ospitano poi una ventina di altre opere, tra sculture, dipinti, fotografie e installazioni sonore, dedicate ai temi della biennale. Tra queste, l’installazione di Lorenzo Gnata: un albero le cui foglie sono rappresentate da tanti post-it contenenti le risposte, raccolte dall’artista anche tra i residenti del luogo, alla domanda “Qual è l’ultima cosa che hai imparato?”.

La mostra si chiuderà il 9 novembre con un finissage, in programma alle 19, al quale interverrà il regista inglese Peader Kirk, storico ospite della biennale. Kirk metterà in scena, nel Salone d’onore dell’Accademia Albertina di Torino, gli esiti di un workshop condotto tra il 1°e l’8 novembre con gli studenti di Ars Captiva.

Paolo Morelli