Calcio - 29 ottobre 2017, 22:44

Iago Falque e Obi puntellano la panchina di Mihajlovic

Il Toro soffre, va sotto, ma riesce a rimontare, grazie anche al recupero di Belotti dal 1’. Decisivo l’ingresso di Obi nella ripresa

Il Toro è ancora una squadra malata, ma almeno ha ritrovato i gol e la vittoria, medicina indispensabile per puntellare la traballante panchina di Mihajlovic. Contro il Cagliari i granata hanno sofferto a lungo, andando sotto nel primo tempo dopo la rete di Barella, ma nel momento più difficile è arrivato prima il pareggio di Iago Falque e nella ripresa il 2-1 di Obi, ingresso indovinato di Mihajlovic, che ha deciso di rischiare Belotti dal primo minuto, anche se il Gallo era l’ombra di sé stesso, recuperato a forza e in anticipo rispetto ai tempi previsti.

La presenza del centravanti ha però dato coraggio ai compagni, anche se nel finale ha letteralmente camminato, perché Miha ha deciso di tenerlo in campo fino al 96’, malgrado una condizione ancora approssimativa. Il rapporto tra il tecnico e la squadra appare comunque logoro, come ha testimoniato il fatto che nessuno dei calciatori sia corso in panchina ad abbracciarlo dopo i gol, pur sapendo che l'allenatore si giocava tutto in questa gara.

Cronaca. Lo stadio Olimpico presenta ampi spazi vuoti e soprattutto riserva una accoglienza di grande freddezza al Toro. Fuori dalla curva Maratona (il cui settore centrale resta deserto in avvio di gara) viene esposto nuovamente lo striscione polemico già srotolato sabato all’esterno del Filadelfia. All’annuncio delle formazioni un silenzio quasi irreale accompagna la lettura dei nomi, con l’unico caldo applauso riservato ad Andrea Belotti: il Gallo viene rischiato da Mihajlovic fin dal primo minuto, mentre Niang resta seduto in panchina. Toro che torna all’antico, con il 4-3-3 e gli stessi interpreti d’attacco della scorsa stagione, ma nelle prime battute la squadra appare intimorita, commette errori banali anche dietro, mentre dalla curva Primavera si leva il coro ‘tirate fuori le palle’. Il Cagliari fa la partita, approfittando degli impacci del Toro, ma anche i sardi non sprizzano salute e conquistano solo qualche calcio d’angolo, senza arrivare mai ad impensierire Sirigu. Il Toro si rende pericoloso per la prima volta al 10’ con una punizione tagliata di Ljajic, subito dopo si sente la Maratona tornare a cantare e incitare, interrompendo l’iniziale stop del tifo.

Il Cagliari di testa si rende insidioso con Pavoletti, mentre al 18’ arrivano i primi applausi per Belotti, che ci prova dal limite, trovando la pronta risposta di Rafael. Cinque minuti dopo la storia si ripete, quando è Ansaldi ad andare alla conclusione, il Toro non incanta ma almeno dà la sensazione di crescere. Alla mezz’ora, però, la ormai classica bambola difensiva consente a Farias di involarsi indisturbato e poi imbeccare Barella, il cui diagonale fa secco Sirigu. Sardi avanti e stadio che torna a rumoreggiare come nei minuti iniziali, il Toro prova a replicare subito con Ljajic, che si rende pericoloso anche al 38' con un altro velenoso calcio di punizione. Il Cagliari commette l’errore di abbassarsi troppo e al minuto 39 incassa l’inevitabile pareggio, con la catena Ljajic-Ansaldi che mette Iago Falque nella condizione di battere da due passi e trovare l’1-1. Un boato di liberazione accoglie la rete granata, mentre solo Ljajic va verso la panchina ad abbracciare Mihajlovic, per il resto ignorato dagli altri giocatori.

Si arriva all’intervallo senza altri sussulti, mentre l’avvio di ripresa vede il pubblico accogliere il rientro della squadra con applausi, anche se timidi. Il Toro parte con un piglio un po’ più baldanzoso, ma la prima occasione è del Cagliari, col solito Farias, mentre Baselli finisce k.o. centrato in pieno da un rinvio di Sirigu, col gioco interrotto per oltre un minuto. I sardi reclamano per un possibile rigore su Pavoletti, mentre sul calcio d’angolo susseguente con il colpo di testa di Capuano sfiora il 2-1 per la squadra di Lopez. La risposta granata arriva con Ljajic, che al 7’ fa tutto bene ma la sua conclusione dal limite sibila a fil di palo. Già al 10’ Mihajlovic opera il primo cambio, rilanciando Obi al posto di Acquah per aggiungere un po’ di dinamismo al settore centrale. Passato il quarto d’ora, dall’ennesimo spunto importante di Ansaldi nasce l’occasione giusta per Belotti, che va su bene di testa ma non trova la porta, pur ricevendo subito dopo un uragano di applausi.

Il Toro però inizia a mettere il Cagliari nella sua area, al 21’ Belotti crea ancora paura alla difesa sarda, dai e dai e sul prosieguo dell’azione, dopo che Rafael aveva mandato sulla traversa la conclusione di Baselli, arriva il tap in vincente di Obi, che scatena l’abbraccio collettivo dei giocatori granata, che ancora una volta ignorano Mihajlovic e la panchina. Sotto per 2-1 Lopez rischia il tutto per tutto e mette dentro anche Sau, giocando con le tre punte il finale, ma così il Toro ha autentiche praterie in contropiede, andando vicino al terzo gol con una combinazione Belotti-Obi al 28’. Ancora l’ex interista si rende pericoloso con un inserimento aereo poco dopo la mezz’ora, mentre al 36’ uno stanchissimo Belotti non riesce a trovare la porta sul bel tocco di Iago Falque.

Baselli si divora il 3-1 al 40’, costringendo i suoi a soffrire fino all’ultimo dei sei minuti di recupero per portare a casa la vittoria, accolta con un boato liberatorio da tutto l’Olimpico. E con questi tre punti, in un campionato livellato verso il basso dopo le prime cinque, il Toro si ritrova al settimo posto, in piena zona Europa.

 

Torino – Cagliari 2-1

TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N'Koulou, Moretti, Ansaldi; Acquah (10’ st Obi), Valdifiori, Baselli; Iago Falque (42’ st Berenguer), Belotti, Ljajic. All. Mihajlovic.
CAGLIARI (3-5-2): Rafael; Romagna (41’ st Giannetti), Andreolli, Capuano; Faragò, Cigarini, Barella (25’ st Sau), Padoin (31’ st Miangue), Joao Pedro; Pavoletti, Farias. All. Lopez.

Arbitro: Calvarese di Teramo

Reti: 30’ Barella, 39’ Iago Falque, 22’ st Obi

Ammoniti: Acquah, Calvarese, Joao Pedro, Capuano, Iago Falque, Sirigu, Miangue

Spettatori: 18.309

Massimo De Marzi