Politica - 29 ottobre 2017, 14:32

Il futuro dell'Ospedale di Chivasso. L'assessore Moretti chiede un incontro con Saitta

La minoranza, con Matteo Doria: "Massima disponibilità per salvaguardare il nostro ospedale"

L'assessore Claudio Moretti e il leader del centrodestra Matteo Doria

In un botta e risposta l'assessore alle Sanitarie del Comune di Chivasso, Claudio Moretti, di professione cardiologo all'Ospedale Molinette di Torino, risponde alle nostre domande sul futuro dell'Ospedale di Chivasso, alla luce dei timori di ridimensionamento della struttura a favore di altri nosocomi dell'Asl To4, in particolare quello di Ivrea, e delle nuove nomine alla dirigenza dei reparti ospedalieri. Sull'argomento sarà presto convocato un Consiglio comunale aperto, vista anche la comunione dintenti riscontrata anche tra i banchi della minoranza. "Di fronte a simili temi le discussioni, la politica e le divisioni tra opposte fazioni, devono essere messe da parte, per il bene comune - ha dichiarato Matteo Doria, già candidato a sindaco per il centrodestra -. E' questo il motivo per cui siamo a dare la massima disponibilità per portare avanti azioni, insieme alla giunta comunale e a tutto il Consiglio, per salvaguardare i reparti del nostro ospedale".

Per la prima volta Chivasso si è dotata di un assessorato alla Salute, anche per la presenza in giunta di un esperto come il dotto Claudio Moretti:

Un assessorato alle politiche Sanitarie ?

La delega alle Politiche Sanitarie che mi è stata conferita mi consente esclusivamente di suggerire alla dirigenza della ASL TO4 le politiche sanitarie che questa Giunta Comunale ritiene vadano incontro alle esigenze dei cittadini.

In altre parole non esiste alcun obbligo da parte del Direttore Generale di aderire alle nostre istanze. Egli dipende direttamente dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e a esso solo deve dare conto.

Segnalo però che dopo una serie di incontri i Sindaci della Zona Omogenea 10, un’area che comprende 24 Comuni e circa 100.00 abitanti, hanno deciso di fare massa critica con Chivasso per presentare in modo unitario attraverso questo Assessorato, le giuste richieste della vasta area Chivassese.

Cosa chiedono i Chivassesi ?

I Chivassesi che mi avvicinano fanno sempre le stesse richieste: quando verrà aperto il nuovo ospedale e quali servizi saranno presenti. Molti aggiungono: posso fidarmi a portare lì i miei cari o è meglio andare a Torino?

I cittadini hanno fortunatamente ben compreso che non è possibile avere tutte le specialità e super-specialità sotto casa. Solo un numero adeguato di procedure è in grado di assicurare al paziente che la struttura è “sicura”.

D’altro canto risulta incomprensibile che per le discipline di base sia necessario migrare per avere buone cure. Assistere un malato a decine di chilometri di distanza può avere costi insostenibili.

Come dovrebbe essere l’Ospedale ?

Abbiamo ribadito in tutte le occasioni che un ospedale come quello di Chivasso deve essere forte nelle discipline di base. In altri termini deve avere un Pronto Soccorso con specialisti esperti, perché qui avviene il primo filtro e un errore di valutazione o un ritardo eccessivo può costare una vita umana.

Deve avere un buon reparto di Medicina perché spesso è qui che vengono ricoverate le persone anziane più fragili.

Deve avere un’ottima chirurgia in grado di effettuare rapidamente interventi anche in laparoscopia con un basso tasso di complicanze ma anche di risolvere casi complessi e urgenti in pazienti non trasferibili. Anche Urologia dovrebbe essere presente data la grande prevalenza di patologie di questo tipo per l’invecchiamento della popolazione.

Aggiungiamo una cardiologia efficiente che disponga di una sala di emodinamica dove gli operatori emodinamisti dell’ASL possano operare senza necessariamente trasferire i pazienti da un ospedale all’altro.

Infine un’ottima radiologia (con esperti in ecografia, doppler ma anche TAC e RMN) di supporto al Pronto Soccorso e ai vari reparti.

Tutto ciò si realizza scegliendo con cura i direttori di struttura, i primari, che devono avere attitudine a lavorare in rete ma anche grade esperienza personale e capacità di far crescere tutta la squadra.

Quali opinioni in merito alla recente selezione del Direttore di Chirurgia ?

Ho avuto notizia della polemica nata in seguito all’insediamento del nuovo primario di chirurgia. Alcuni medici di famiglia hanno sollevato perplessità su questa scelta: è utile per Chivasso avere un primario che si occupa di chirurgia della tiroide? Non sarebbe stato meglio privilegiare operatori con competenze meno super-specialistiche e provenienti da reparti di chirurgia prestigiosi come quello del Prof Salizzoni ?

Ricordo a tutti che la responsabilità della scelta ricade sugli esaminatori e sull’insindacabile giudizio del Direttore Generale (che avrebbe potuto scegliere uno qualunque dei tre chirurghi della terna).

Il nuovo primario potrà smentire sul nascere queste polemiche: dovrà guadagnarsi sul campo la fiducia dei medici di famiglia (che hanno espresso perplessità) e parlare con i risultati: numero di sedute operatorie, numero e complessità dei casi trattati, complicazioni registrate, soddisfazione degli utenti.

Se dovessimo invece osservare che i pazienti preferiscono farsi operare altrove o peggio che il reparto tende a trasferire anche casi relativamente semplici non potremo che chiedere conto di una scelta non appropriata.

Abbiamo invitato il dr Ardissone in Comune per chiedere tutto questo e altro ancora e siamo fiduciosi che la collaborazione proseguirà.




Flavio Giuliano