Una sfida dall'esito apparentemente già scritto, ma che proprio per questo motivo va affrontata con la massima concentrazione. Per la Juventus, il match odierno con il Benevento (ore 15, arbitro il signor Abisso di Palermo) appare come una formalità viste le 28 lunghezze di distacco fra le due squadre e, soprattutto, il rendimento più che negativo dei campani ancora fermi a 0 punti dopo 11 giornate. Guai però a sottovalutare l'impegno, di testacoda dal pronostico ribaltato è piena la storia del calcio:
"Ci è già capitato due anni fa col Frosinone, quando abbiamo preso gol al 90’ su calcio d'angolo - parole e musica di mister Allegri nella conferenza stampa pre-partita - storicamente ricordo Roma-Lecce, i giallorossi persero uno scudetto in casa all’ultima giornata contro una squadra già retrocessa. Non sembra ma il rischio è alto: se la gara si mette in un verso diventa difficile da ribaltare”.
Il tecnico juventino quindi non ha dubbi, il risultato è tutto da conquistare:
“Non c’è da fare esperimenti, ma da vincere la partita - ha ammonito l'allenatore - non è che il Benevento ci fa vincere perché siamo bellini, simpatici o perché ci chiamiamo Juventus: la partita va vinta sul campo, serve una prestazione senza cali di tensione. Avere distrazioni in questo momento sarebbe segno di immaturità, vogliamo arrivare alla sosta con i tre punti per poi giocarci gli scontri diretti attaccati alle squadre che ci precedono”.
Onde evitare spiacevoli sorprese dunque, la formazione non subirà particolari rivoluzioni:
"In porta gioca Szczesny. Alex Sandro? Al momento sta fornendo prestazioni al di sotto di quelle a cui ci ha abituato, può capitare, ho parlato con lui, è sereno, mi ha dato risposte convincenti, domani farà una buona prestazione. Mandzukic non so se gioca, ne ha fatte tantissime senza riposare. Howedes magari fa uno spezzone, devo ancora decidere ma credo che Khedira possa partire dalla panchina. Sarebbe sbagliato cambiarne troppi. Bernardeschi gioca? O lui o Cuadrado, Federico ha un’alta percentuale, ha nel DNA il fatto di essere decisivo, ma deve crescere. Benatia è ancora out, sembrava un botta da nulla, ma ha fatto due allenamenti e non è ancora a disposizione”.
A centrocampo sicura l'assenza di Pjanic, al suo posto ecco Marchisio;
“Pjanic ha preso una botta, ha un versamento sul muscolo - ha informato Allegri - farà una settimana di recupero, vedremo dopo la sosta in che condizioni sarà. Marchisio? Un conto è vederlo in allenamento, un altro in partita: per lui sarà un buon test, deve crescere e trovare la condizione”.
In avanti, confermato Dybala. A proposito della Joya, il mister bianconero smorza sul nascere le possibili polemiche dopo il gesto di stizza del numero 10 al momento della sostituzione contro lo Sporting:
“Dybala martedì ha fatto un buon secondo tempo. Gli è mancato il guizzo in area, ha lavorato poco da quando è tornato dalla penultima convocazione in Nazionale, deve ritrovare la condizione e la brillantezza: dopo la sosta avremo tempo e modo di lavorare di più. Nervosismo? È la normalità: dopo aver fatto 10 gol è stato portato alle stelle e catapultato sulla luna, poi scaraventato in terra. Fa parte del calcio e della vita. Alla sua età non ha ancora l’equilibrio per gestire la situazione, ma piano piano ci arriverà. Non si deve deprimere, questi momenti fanno parte della carriera di tutti i calciatori”.
Ma il Benevento con quale prospettive si approccia al match dell'Allianz Stadium? L'allenatore Roberto De Zerbi si è espresso così:
"Voglio una partita dignitosa a Torino, al di là del risultato. Le partite iniziano tutte sullo 0-0: se non avessimo il sogno di fare risultato, staremmo a casa".
PROBABILI FORMAZIONI
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Marchisio, Matuidi; Bernardeschi, Dybala, Douglas Costa; Higuain.
ALLENATORE: Massimiliano Allegri.
BENEVENTO (4-3-3): Brignoli; Letizia, Venuti, Antei, Di Chiara; Memushaj, Cataldi, Viola; Ciciretti, Coda, Laazar.
ALLENATORE: Roberto De Zerbi.