Attualità - 07 novembre 2017, 07:00

Il Politecnico si allarga e l'ex Moi rimane nel mirino

Non solo Torino Esposizioni, ormai alla fase progettuale conclusiva e il Lingotto, nei piani di espansione edilizia dell'ateneo

Da qui al 2025 il Politecnico è pronto a rifarsi il look, influenzando anche Torino nel suo complesso. "Stiamo per partire e ci sono tutte le risorse, 30 milioni se non di più, per lo sviluppo edilizio di Torino Esposizioni. Spero lo vedrà realizzato il prossimo rettore", commenta scherzando il professor Marco Gilli.

Ma accanto a ciò che già bolle in pentola, compresa la cittadella, nuove prospettive potrebbero riguardare il Lingotto (dove il Poli già è presente con l'ingegneria dell'autoveicolo) e l'ex Moi. "Anche se per ora siamo solo a pensieri preliminari", ammette il rettore.

"Su ex Moi è storia complicata, si pensava a centro di biotecnologie con l'università di Torino, ma poi sono cambiate alcune destinazione di risorse che comprendo - spiega Gilli - Ora stiamo valutando se è possibile, con risorse esterne di cofinanziamento vista la spesa che abbiamo già in cantiere su Torino Esposizioni e sul master plan in generale, se andare come Politecnico magari collocando alcuni Centri Interdipartimentali, in un'ottica che nel futuro vedrà lì vicino la Città della Salute".

"Ma è ancora tutto in fase di ragionamento preliminare: è una zona bella e sarebbe un servizio alla collettività. Valuteremo nei prossimi giorni o mesi, altrimenti riconsegneremo l'area alla Città".

Massimiliano Sciullo