Economia e lavoro - 20 novembre 2017, 16:04

Suona la campanella: alla Camera di Commercio di Torino iniziano le lezioni di base per le imprese che vogliono diventare 4.0

Con la riforma degli enti camerali, accanto a Turismo e Alternanza scuola lavoro, Torino si attiva per dare una formazione di base alle aziende, contribuendo anche con i voucher a un loro sviluppo successivo. Sono 4,5 i milioni a disposizione in tre anni

Anche la Camera di Commercio diventa 4.0 e a Torino - accanto agli incarichi legati al Turismo e all'Alternanza scuola/lavoro - è altrettanto fondamentale l'attività legata alla formazione di base delle attività imprenditoriali, con gli esperti camerali incaricati di dare la prima infarinatura a tutte le aziende, in una sorta di base di una piramide che al livello superiore vede gli hub digitali delle associazioni di categoria e al vertice la ricerca di eccellenza come quella del Politecnico e affini. I cosiddetti centri di alta specializzazione.

Il primo livello, quello della Camera di Commercio, si chiama PID, Punto impresa digitale, pensato per micro e piccole imprese e in grado di fornire i primi rudimenti a tutta la base. Sono 77 i PID in Italia e a Torino la Camera di Commercio avrà 4,5 milioni di euro in tre anni per fornire assistenza e orientamento, ma anche formazione tramite convegni e seminari, oltre alla compagna presso eventi fieristici specializzati.

Non solo, a questa offerta si aggiungono anche i voucher (massimo 10mila euro ad azienda, ottenibili tramite bando) per potersi rivolgere al livello superiore delle piramidi, quello dei Digital Innovation hub (costituiti da Confindustria, CNA e non solo). In tutto, la dotazione per i voucher per la camera torinese è di 450mila euro all'anno.

"Riteniamo siano soprattutto le micro imprese quelle maggiormente interessate a questa possibilità di alfabetizzazione sul 4.0 - spiega Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio di Torino - e ci apriamo a tutte le nostre 223mila imprese del territorio".

Massimiliano Sciullo