Attualità - 21 novembre 2017, 09:55

La pista ciclabile in via Plava si farà: voti in accordo con il progetto comunale

Seggi aperti dalle 9 alle 19. Vota solo il 2,5% degli aventi diritto. M5S: "Consultazione inutile, grande spreco di soldi"

Com’era stato deciso all’inizio, così si farà. La consultazione pubblica per stabilire il destino della ciclopista di Mirafiori Sud ha parlato chiaro, nonostante l’esigua affluenza alle urne.

I lavori saranno effettuati sulla banchina centrale di via Plava, nel tratto compreso tra via Faccioli e via Anselmetti. 76 i voti favorevoli, mentre in 62 hanno optato per il piano B, lo spostamento della ciclopista tra via Faccioli e strada del Drosso. Una scheda nulla. In totale, quindi, solo 139 votanti sui 5556 aventi diritto, cioè i residenti compresi nel perimetro delimitato da queste vie.

Una consultazione che, alla fine, seppur con un breve scarto nei risultati, ha dato ragione a quanto deciso dalla Città di Torino fin dall'inizio, con quel progetto preliminare avviato qualche anno fa e poi interrotto. Pochi minuti dopo l'esito dello spoglio, infatti, il Movimento 5 Stelle non ha tardato a diffondere, dal Comune alla circoscrizione, un commento lapidario a coronamento di una diatriba perdurata per diversi giorni: “La maggioranza della Circoscrizione 2 ha voluto illudere i residenti di quell'area sulla possibilità che l'opera potesse essere modificata e ha fatto scegliere tra due opzioni: una pianificata con parere favorevole della circoscrizione nel 2012, e affidata a una ditta per i lavori, e un'altra completamente inesistente. Ora finalmente potranno partire i lavori per la pista e per riqualificare l'area, intanto chiederemo quanto è costato ai cittadini della Circoscrizione 2 questa consultazione inutile tra personale, spazi, servizi e materiale elettorale”. Una nota firmata dai consiglieri comunali Aldo Curatella, Serena Imbesi e Chiara Giacosa, uniti ai consiglieri della Due Rita Grimaudo, Caterina Scomazzon, Angelo Patruno, Daniele Muò e Marica Lucarelli.

Sono proprio i numeri l'elemento scottante all'indomani del voto: perché se da una parte si registra un'affluenza molto scarsa, dall'altra si chiede il conto dei costi di gestione del seggio. Personale impiegato, 5556 schede predisposte, corrente elettrica, riscaldamento: quanto, in totale?

L'ultima occasione di confronto tra la Circoscrizione 2 e i cittadini risale a venerdì scorso: un incontro alla Sala Polivalente di via Negarville in cui la presidente Luisa Bernardini e il coordinatore della commissione all'ambiente Alessandro Nucera hanno spiegato tutto il necessario sulla consultazione. Ancora tante le perplessità, nonostante i diversi dibattiti sul tema a partire dal mese di luglio: il piano B messo al voto, servirebbe davvero a risolvere il problema parcheggi in via Plava? Perché proporre ai cittadini un'alternativa, se il progetto è già stato stabilito anni fa? Perché dividere in uno scontro cittadini e amministrazione?

Dubbi cui la circoscrizione ha risposto garantendo l'assenza di ricadute enomico-finanziarie sul proprio patrimonio, e difendendo il diritto di chiedere al Comune una soluzione alternativa per il parcheggio selvaggio di via Plava. Parole che comunque non sono riuscite ad attecchire, lasciando i cittadini ugualmente reticenti.

Un'astensione al voto volontaria, quindi, o semplicemente il frutto di una blanda partecipazione alla vita di quartiere? Questione poco sentita, o inefficacia dell'informazione diffusa? Questi gli interrogativi all'alba di un nuovo giorno per la mobilità sostenibile di Mirafiori Sud.

Manuela Marascio