Sanità - 28 novembre 2017, 17:03

Ricoveri per carcinoma della mammella aumentati in Piemonte del 7% in 4 anni

L'assessore alla Sanità Saitta: "La programmazione migliorerà nel tempo, con il riordino della rete oncologica". Assunti 16 operatori socio-sanitari nell'Asl TO4

I ricoveri per carcinoma della mammella in Piemonte sono aumentati del 7% in quattro anni, da 4.146 a 4.453, e la percentuale dei casi trattati nelle breast unit di riferimento è salita dall'83 al 94%, mentre si è ridotta dal 17 al 6% la quota di interventi effettuati in strutture non individuate come centri di senologia.

E' il quadro fornito oggi dall'assessore alla Sanità Antonio Saitta nel rispondere a un'interrogazione presentata in Consiglio regionale. “Con il riordino della rete oncologica secondo il modello hub e spoke, avviato a fine 2015, abbiamo intrapreso un lavoro che darà gli esiti positivi con il tempo - ha spiegato l'assessore Saitta.Ogni centro ha definito il gruppo interdisciplinare di cura, con il relativo responsabile e un referente per ciascuna disciplina, ha elaborato un percorso diagnostico terapeutico assistenziale consultabile anche dai cittadini e gli esiti a distanza nel tempo, quali la sopravvivenza a cinque anni delle donne piemontesi colpite da carcinoma della mammella, è tra le più alte".

"Grazie a questa impostazione siamo in grado di affrontare le criticità e programmare gli interventi finalizzati alla riduzione delle liste d'attesa e della mobilità passiva, risultati già fissati tra gli obiettivi dei direttori generali" ha aggiunto l'assessore riferendosi all'aumento dell'11% dei ricoveri fuori regione per carcinoma della mammella riguardanti le pazienti piemontesi, rispetto al 7% dei casi trattati nelle strutture della regione.

"Il fenomeno - ha precisato ancora Saitta - riguarda prevalentemente le aree del Piemonte Nord-Est e Sud-Est, mentre nell'area metropolitana torinese si verifica al contrario una tendenza positiva, di mobilità attiva".

 "Nel corso del 2017 presso l'Asl To4 sono assunti 16 Oss e altri 12 sono in fase di assunzione, tutti attingendo alla graduatoria vigente e senza l'utilizzo dei contratti interinali, che avviene solo per le sostituzioni di dipendenti che restano nell'organico dell'Asl, ad esempio per le aspettative". Lo ha precisato oggi pomeriggio l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta rispondendo a un'interrogazione presentata in Consiglio regionale sul personale sanitario dell'Asl TO4.

"Per quanto riguarda l'ospedale di Ivrea - ha aggiunto - è in corso di predisposizione un avviso di mobilità per l’acquisizione di un chirurgo, dato che la graduatoria esistente non permette altre assunzioni". In sostanza, sottolinea l'assessore Saitta, "la situazione risente certamente dei lunghi anni del piano di rientro e del blocco delle assunzioni, ma è seguita con attenzione dalla Giunta regionale e dai vertici dell'Asl".

Il personale neo-assunto, ad esempio, effettua di norma turni lavorativi in presenza di personale esperto, ai dipendenti che effettuano prestazioni supplementari nell'ottica della riduzione delle liste d'attesa viene riconosciuto un numero di ore aggiuntive retribuite, la pronta disponibilità infermieristica è istituita per assistenza durante i trasporti e solo in casi eccezionali l'infermiere reperibile è intervenuto a copertura di turni. Inoltre, verrà ampliato l'orario della mensa presso l'ospedale di Ciriè, attraverso l'esternalizzazione del servizio, in modo da garantirne la fruizione da parte di tutti i dipendenti.

r.g.