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Economia e lavoro | 28 novembre 2017, 18:07

Industria 4.0: Confindustria e Intesa Sanpaolo presentano l'accordo “Progettare il futuro”

10 miliardi per le imprese del nord ovest

Industria 4.0: Confindustria e Intesa Sanpaolo presentano l'accordo “Progettare il futuro”

È stato presentato oggi a Parella, in provincia di Torino, con la collaborazione di Confindustria Canavese e Confindustria Valle d’Aosta, l’accordo triennale “Progettare il futuro” siglato tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese, per cogliere le opportunità offerte dalla “quarta rivoluzione industriale”.

La partnership mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro, dei quali 10 miliardi destinati alle imprese del Nord Ovest, ed è presentata dentro i luoghi deputati ad accogliere e far proprie le finalità dell’accordo: le imprese. L’evento odierno, in particolare, è stato ospitato nella sede di OSAI Automation System, azienda multinazionale leader nel settore dell'automazione dei processi industriali, che dal 1991 ha il proprio quartier generale nel cuore del Canavese e che ha saputo prontamente raccogliere la sfida governativa, predisponendo nei propri prodotti tecnologie e piattaforme “Industry 4.0 ready”. 

All’incontro hanno partecipato Carlo Robiglio, neo eletto Presidente della Piccola Industria di Confindustria, alla sua prima tappa del roadshow, Gisella Milani, Presidente Piccola Industria Confindustria Canavese, Giancarlo Giachino, Presidente Piccola Industria Confindustria Valle d’Aosta, Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo, Fabrizio Guelpa, Responsabile Industry & Banking Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. I supporti al rinnovamento del sistema produttivo sono stati il tema della tavola rotonda, alla quale hanno preso parte Fabio Benetti, Direttore Generale OSAI A.S., Luca Calò, Direzione Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo, Valter Cantino, Direttore Dipartimento di Management Università di Torino, Antonio Grassino, Presidente SEICA, eccellenza del territorio leader nella progettazione e produzione di sistemi di test. A moderare il giornalista Domenico Lanzilotta.

Per l’industria italiana, costituita soprattutto da PMI, lo sviluppo di Industria 4.0 e il relativo Piano del Governo possono essere la strada per recuperare competitività e per creare nuovi posti di lavoro grazie a elevate competenze, nuovi modelli di business e tecnologie innovative. Le opportunità di sviluppo per le realtà aziendali che riusciranno a cogliere questa sfida sono enormi, ma richiedono un intervento a tutto tondo, con investimenti su capitale umano, ricerca, innovazione, organizzazione aziendale, digitalizzazione e più in generale sulla diffusione di una nuova cultura d’impresa. Occorre partire subito, perché le tecnologie sottostanti Industria 4.0 necessitano di 10-15 anni per raggiungere la completa maturità nel mercato ed essere pienamente efficienti. 

Tra i temi trattati nell’incontro odierno, un’attenzione particolare è stata riservata all’innovativo modello di rating messo a punto da Intesa Sanpaolo anche grazie alla pluriennale collaborazione con Confindustria Piccola Industria. Insieme alla consueta valutazione economico finanziaria, il nuovo modello, validato dalla BCE dopo un lungo percorso di elaborazione, dà valore anche ai fattori qualitativi intangibili dell’impresa, quali i marchi, i brevetti, le certificazioni di qualità e ambientali, le attività di ricerca e sviluppo, d’innovazione e digitalizzazione, i progetti di sviluppo e di posizionamento competitivo, la gestione del rischio d’impresa, la proprietà e il management. Anche l’appartenenza a una filiera è un valore intangibile di cui il modello di rating tiene conto: il rating del cosiddetto “capo filiera” è infatti esteso alla catena dei fornitori, che possono così condividerne il merito creditizio. Le prime sperimentazioni hanno già dimostrato i vantaggi, in termini di facilitazione di accesso al credito e condizioni economiche più favorevoli.

c.s.

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