Attualità - 10 dicembre 2017, 17:47

L’Associazione Sportiva Madonna di Campagna festeggia i 100 anni insieme alla sindaca di Torino Chiara Appendino (FOTO E VIDEO)

Giornata di celebrazioni per il centro sportivo di strada Bellacomba, che, dopo le difficoltà degli ultimi anni, ha reagito con determinazione

 

L’Associazione Sportiva Madonna di Campagna ha rialzato la testa, in seguito alle diverse difficoltà subite nel corso degli ultimi anni, e lo ha fatto lavorando con tenacia, determinazione ed estrema forza di volontà.

Questa mattina si sono riuniti dirigenti, allenatori, ragazzi e istituzioni, tra cui la sindaca Chiara Appendino – che ha anche tirato il calcio d’inizio della partita amichevole disputatasi –, per celebrare i successi ottenuti negli ultimi due anni e il primo centenario del centro sportivo: una mattinata di festeggiamenti, sorrisi e speranze per il futuro.

La storia del Madonna di Campagna conserva un passato glorioso: l’Associazione è stata, infatti, l’unica società ad aver ricevuto la “Stella d’oro al merito sportivo”, in occasione dei suoi 80 anni. Un fiore all’occhiello della città di Torino, che ha ospitato anche personaggi divenuti poi molto importanti a livello nazionale – tra i tanti, Marchisio, De Ceglie, Bettega, Boniperti.

Dal 2006, però, qualcosa si è rotto, fino a giungere alle difficoltà che hanno condotto l’Associazione alla situazione e al cambiamento attuali. “La società non è mai fallita – ha spiegato il vicepresidente Nunzio Giuliani –, ma è semplicemente uscita dalla Federazione, perché accusata di dover versare certe somme che, a resoconti fatti, ammontano a 25 Euro: la Federazione ci ha trattati malissimo, togliendoci anche i Super Oscar, senza un motivo chiaro. Inoltre – ha continuato – abbiamo assunto un’eredità ingente da parte dell’ultimo presidente Morettini, poi arrestato: debiti che adesso sono stati completamente estinti grazie ai tre componenti della società. Tutti sono spariti e nessun’altra associazione ha dimostrato la propria solidarietà”.

Ora – ha concluso – stiamo lottando duramente per portare il Madonna di Campagna alla sua gloria passata, pur consapevoli che sarà un percorso lungo e difficile: per questo motivo, stiamo ricominciando dalla scuola calcio puntando sui più piccoli. Stiamo lavorando per risollevare la nostra società, soprattutto grazie al supporto del CSI e del progetto di riqualificazione di ragazzi rom di cui ci siamo fatti promotori. Ragazzi che si sono inseriti molto bene nel gruppo multietnico che costituisce le nostre squadre – sono molti non solo i rom, ma anche i rifugiati politici e gli stranieri, circa 160, nel complesso –, ai quali chiediamo solo il supporto per l’assicurazione sanitaria”. “Speriamo, un domani, di riprenderci, in ambito calcistico, il posto che ci compete”.

Ma com’è nato questo progetto? “Tutto è iniziato a giugno – spiega Davide Lantermino, consigliere M5S della Circoscrizione –, quando il mercato di libero scambio “Il barattolo” è stato spostato alla Colletta: per l’occasione, la giunta della Circoscrizione ha organizzato la Giornata dello Sport. Quel giorno, allora, ho raccolto i bambini per farli giocare, e, data la forte partecipazione di questi ragazzi, abbiamo poi cercato di organizzare altre giornate simili”. “In seguito, sono entrato in contatto con Nicola, il rappresentante del campo rom di strada Aeroporto, e, attraverso una raccolta fondi, anche da parte dei residenti dello stesso, abbiamo raccolto 700€, grazie ai quali Nunzio Giuliani ha fatto giocare questi bambini nel proprio impianto per tre giorni alla settimana, dal 15 luglio al 30 agosto”.

Nunzio è rimasto piacevolmente sorpreso da questi ragazzi ha continuato Lantermino –, che si sono dimostrati educatissimi. Abbiamo, quindi, pensato di farli partecipare a un campionato, portandoli, così, a iscriversi all’Associazione: non si tratta di assistenzialismo, perché, per quanto possibile, loro hanno messo dei soldi”. “Le difficoltà sono tante, soprattutto a livello economico, ma è positivo e straordinario che i ragazzi abbiano fatto comunità tra di loro, perché si incontrano anche al di fuori dell’allenamento e delle partite calcistiche: lo sport, infatti, è uno dei metodi fondamentali per favorire l’integrazione sociale”.

Questi ragazzi – ha concluso – vivono in un ambiente scevro di regole: attraverso questo progetto, si adattano alle stesse, in questo caso imposte dal gioco, ed escono dal campo, dimostrando la propria volontà di unirsi alla società”.

“Sono contenta di vedere i ragazzi giocare e divertirsi – ha sottolineato la presidente, Maria Urzica – e di essere giunti al primo centenario, anche se con molta fatica. Spero che il Madonna di Campagna rifiorisca, il nostro impegno e la nostra fiducia sono molto grandi”.

Roberta Scalise