Politica - 14 dicembre 2017, 07:38

“Giù le mani dal piccolo commercio”: lo slogan di protesta contro il nuovo centro commerciale Nova Coop in via Botticelli

È il segnale di opposizione da parte dei rappresentanti della Lega Nord e di Fratelli d’Italia contro il vicesindaco Montanari in sede di consiglio aperto

“Giù le mani dal piccolo commercio”: lo slogan di protesta contro il nuovo centro commerciale Nova Coop in via Botticelli

Presto, su via Botticelli angolo strada Basse di Stura, sorgerà un nuovo centro commerciale Nova Coop, che vedrà di fronte a sé una piazza pedonale circondata da portici e abitazioni e un mutamento delle condizioni generali di viabilità e parcheggio.

I progetti, esposti in sede di consiglio aperto in Circoscrizione 6, con la presenza del vicesindaco Guido Montanari e dei tecnici e dei progettisti della catena commerciale, hanno, però, incontrato l’opposizione di molti consiglieri presenti in sala, come testimoniano i cartelli esposti dal capogruppo della Lega Nord, Alessandro Sciretti, dal leghista Enrico Scagliotti e dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Valerio Lomanto.

Apprezzo la presenza del vicesindaco Montanari – ha chiarito il primo – che, per la quarta volta, viene a presentarci la realizzazione di un centro commerciale nella nostra Circoscrizione. La decisione di portare avanti questo ennesimo punto vendita è sbagliata per tre motivi: il primo, che si riferisce al problema del piccolo commercio, così danneggiato; il secondo, che riguarda la crisi dei supermercati a causa della forte competizione; e, infine, il problema della finanza pubblica: l’amministrazione centrale sta acquisendo incassi per coprire la spesa corrente”. “Le esigenze commerciali di questo territorio sono diverse: se continueremo ad aprire punti vendita, uccideremo il piccolo commercio. Giù le mani dal piccolo commercio, per favore”, ha concluso il capogruppo.

I cittadini che hanno votato il Movimento 5 Stelle – ha continuato Lomanto – hanno creduto alle vostre parole, quindi al fatto che il piccolo commercio sarebbe stato valorizzato e aiutato e che i centri commerciali sarebbero stati solo una decina”. “Quando si parla di periferia e di riqualificazione, non si intende la costruzione di un nuovo punto vendita, bensì la lotta contro il degrado, la micro criminalità e la riappropriazione di spazi che una volta erano vissuti dai residenti e che non si aveva paura di frequentare, soprattutto di sera”.

Mi associo all’imbarazzo dei miei colleghi, anche dell’opposizione – ha precisato la consigliera Ciappina – ma, al di là delle polemiche, vorrei sottolineare anche io il fatto che non si debba aspettare la realizzazione di un centro commerciale per risolvere i problemi relativi alla viabilità e alla riqualificazione delle periferie, perché credo sia una contraddizione in termini”. “Abbiamo ascoltato tanti tecnicismi, ma di politica si è parlato poco”.

“Il Movimento 5 Stelle – ha concluso Domenico Garcea, capogruppo di Forza Italia – ha predicato bene, in campagna elettorale, ma razzolato male, attraverso l’apertura di questi nuovi centri commerciali, che sorgono a discapito dei piccoli commercianti che sempre di più continuano ad abbassare le proprie serrande”.

Roberta Scalise

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