Economia e lavoro - 21 dicembre 2017, 15:57

Museo del Cinema, i sindacati: "Preoccupati dall'annuncio di riorganizzazione"

Ad allarmare i lavoratori è anche l'assenza di un direttore. "E la condizioni di lavoro - spiegano i sindacalisti - si fanno sempre più difficili"

"Siamo 77 dipendenti di cui 8 sono part time, per una quantità di lavoro che non si limita al Museo del Cinema della Mole, ma si estende al cinema Massimo, ai Festival, ai laboratori e alla didattica per le scuole". A spiegarlo sono i sindacati del Museo del Cinema, che sottolineano: "Da tempo non vengono sostituite le maternità, il numero di dipendenti non è alto difatti sono numerose le ore di straordinario non pagate. 

A noi manca un riferimento di un direttore, una figura di confronto anche sulle questione sindacali. Esuberi non ci sono, l’annuncio di riorganizzazione ci preoccupa".

  

Vito Chiarella (Uil) ha accusato il conflitto d’interesse di uno dei componenti del cda, Gaetano Renda (nominato dal Comune) che è un esercente cinematografico (cinema d’Essai) che da molti mesi non paga i dipendenti ed è un competitor del Museo del Cinema.

r.g.