Il Tribunale di Torino, sezione lavoro, ha riconosciuto l'insensatezza delle richieste degli ex consiglieri regionali che hanno fatto ricorso contro il contributo di solidarietà sull'assegno vitalizio.
Per colpa di questa azione giudiziaria il Consiglio regionale ha dovuto accantonare 5 milioni di euro in attesa della sentenza, fondi congelati che potevano essere utilizzati per cose più importanti.
Esprimiamo soddisfazione per l'esito di questa surreale vicenda giudiziaria avviata da 39 persone che, evidentemente, vivono fuori dalla realtà. In molti casi purtroppo si tratta di ex consiglieri noti e ancora influenti nella politica piemontese.
Sui vitalizi la nostra posizione è sempre stata chiara e coerente. Continuiamo a ritenere necessario, ancor di più dopo i ricorsi, un intervento radicale che preveda l’eliminazione totale restituendo agli ex consiglieri i contributi versati. L'unica mediazione accettabile sarebbe applicare il modello contributivo, come da proposta in Parlamento approvata alla Camera ma affossata al Senato.