Politica - 03 gennaio 2018, 17:28

"Basta con le assunzioni tampone di personale sanitario all'Asl TO4"

Lo chiede Stefania Batzella del Movimento Libero Indipendente

La carenza di personale sta mettendo in ginocchio la sanità, come dimostrato dalla prevedibile emergenza legata al picco influenzale di questo periodo, che vede i pronto soccorso sovraffollati. Ma l’unico a non accorgersene è l’assessore, che pare avere un’idea della realtà ospedaliera che non corrisponde al vero.

All’Asl To4 (Ciriè, Chivasso, Cuorgné, Ivrea) la situazione è addirittura esplosiva. E’ dello scorso 21 dicembre la deliberazione del direttore generale per la proroga di 150 contratti a termine, fino al 31 gennaio 2018. Si tratta di operatori interinali assunti attraverso le società RTI Randstad Italia S.p.A., Synergie Italia S.p.A., Adecco Italia S.p.A.. La proroga di questi contratti costerà 757 mila 233 euro. Ma nonostante la proroga dei 150 operatori, il personale in servizio presso l’Asl To4 rimane insufficiente.

E’ dalla primavera del 2015, da quando c’è stato lo sblocco del turnover, che la sanità piemontese aspetta concorsi per adeguare una pianta organica ormai troppo al di sotto delle reali esigenze. Ed è da quella data che l’assessore a parole dice che vuole stabilizzare i precari; mentre nei fatti continua ad appoggiare le scelte delle direzioni sanitarie, che assumono attraverso le agenzie interinali.

Proprio su questo tema lo scorso 27 novembre ho presentato all’assessore un’interrogazione nella quale chiedevo un quadro preciso della situazione del personale dell’Asl To4. Mi ha risposto che tutte le assunzioni avvengono attraverso l’utilizzo della graduatoria, precisando: “L'uso dei contratti interinali avviene soltanto per sostituzioni di dipendenti che restano nell'organico dell'ASL, ad esempio nel caso delle aspettative”.

La deliberazione della Direzione generale smentisce però le parole dell’assessore: la proroga di 150 contratti e ulteriori otto nuove assunzioni dimostrano che si continua ad assumere personale attraverso le agenzie interinali.

La situazione non si risolve tamponando all’ultimo momento con assunzioni temporanee, ma occorre una pianta organica stabile e definita sulla base di esigenze concrete. L’auspicio è che i professionisti oggi assunti con contratti interinali vengano stabilmente integrati nella pianta organica dell’Asl. E’ ora di passare dalle parole ai fatti.

c.s.