“È da apprezzare che il Presidente Chiamparino continui a parlare di autonomia per il Piemonte, benché non molto tempo fa dichiarasse che i conti non lo permettevano. Alle parole devono seguire i fatti: approvi al più presto la mia proposta di legge sull'Autonomia".
"Sarebbe il segnale che la politica sa accantonare i differenti colori politici per il bene dei cittadini": così Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale. "È anche curioso vedere il Governatore in veste autonomista a due mesi scarsi dalle elezioni politiche e a un anno e mezzo da quelle regionali. Più che una proposta concreta, pare un’affannosa mossa pre-elettorale, frutto della confusione e della stanchezza di Chiamparino e della sua giunta”.
“La strada che il nostro Piemonte deve intraprende è la stessa di Lombardia e Veneto: confronto e legittimazione popolare con un referendum. Un passaggio che consegnerebbe maggiore forza alle istanze autonomiste”, aggiunge Gancia.
"Occorre che la Regione Piemonte segua il treno di Lombardia e Veneto, essendo una delle Regioni economicamente più importanti d'Italia. Anche il Piemonte deve chiedere a Roma tutte e 23 le competenze legislative e le relative risorse fiscali, dato che il residuo fiscale della nostra Regione è di 10 miliardi all'anno, tutti soldi che vengono regalati allo Stato”, così anche Riccardo Molinari, segretario federale piemontese per la Lega Nord.
“Per ottenere questo risultato è necessario avere la legittimazione dei cittadini piemontesi attraverso il referendum, diversamente siamo davanti all'estremo tentativo del Pd di parlare di autonomia, inseguendo la Lega, prima delle elezioni”.