Luca Banchi non è più l'allenatore della Fiat. Non è uno scherzo (di pessimo gusto) di Carnevale, ma una realtà amarissima per tutti i tifosi della squadra di basket di Torino.
Manca ancora la comunicazione ufficiale della società: telefoni staccati o che suonano a vuoto, nessuno vuole confermare una notizia che avrebbe dell'incredibile. Torino ha appena chiuso il girone di andata al quinto posto, qualificandosi per la prima volta per le Final Eight di Coppa Italia. Sta facendo un percorso importante anche in Europa, segnalandosi come la squadra rivelazione di questa prima parte di stagione.
Gran parte del merito di tutto questo va ascritto al coach grossetano, che ha preso le redini di un gruppo che nelle ultime stagioni si era prima salvato a fatica e poi mancato i playoff, guidando la squadra a una lunga serie di vittorie, alcune delle quali anche prestigiose, su tutte quelle contro Milano in campionato e il Bayern Monaco in Eurocup.
Eppure in società c'è chi ha da ridire, evidentemente, sul lavoro di un tecnico vincente per natura, arrivato a Torino dopo aver conquistato il tricolore prima a Siena e quindi a Milano (senza dimenticare i tantissimi successi conseguiti anche a livello giovanile).
Banchi avrebbe rassegnato le dimissioni, nonostante una classifica invidiabile e la vittoria in rimonta colta ieri sul campo di Varese per 92 a 89. Alla base della frattura, giudicata insanabile dall'allenatore, i rapporti tesi con la famiglia Forni, in modo particolare con il vice-presidente Francesco, il giovane figlio del patron gialloblù.
Ci sarebbe stato, secondo le ricostruzioni, un litigio nel pre-partita, continuato poi alla fine del match.Toni aspri, che hanno portato al divorzio tra il tecnico e la società, dopo che già in estate si erano appalesate alcune divergenze di vedute sul mercato, anche se poi tutto sembrava essere stato superato alla svelta, visto anche il positivo inizio di stagione.
La speranza è che la frattura possa essere ricomposta, nell'interesse della squadra e dei suoi tifosi. Allo stato attuale dopodomani in EuroCup, al PalaRuffini contro il Lietuvos Rytas, ancora non si sa chi guiderà la Fiat dalla panchina.