Politica - 16 gennaio 2018, 22:12

La protesta degli insegnanti delle scuole dell'infanzia arriva in Consiglio regionale

E in aula si votano due ordini del giorno per impegnare la giunta a trovare una soluzione per i diplomati magistrali precedenti al 2002 che rischiano il posto di lavoro

Una delegazione di insegnanti delle scuole primarie e dell’infanzia ha protestato, questa mattina, davanti al Consiglio regionale del Piemonte. Ed è poi stata ricevuta in audizione da alcuni consiglieri regionali. Il motivo della manifestazione è stata la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 20 dicembre, con cui gli insegnanti, seimila in Piemonte e 60mila a livello nazionale, si sono visti svalutare il diploma magistrale conseguito prima del 2002. La paura degli insegnanti è quella di perdere il proprio posto di lavoro, poiché la sentenza gli nega la possibilità di essere inseriti in graduatoria.

Al termine della seduta odierna, il Consiglio regionale ha approvato due Ordini del Giorno, firmati dalla consigliera Francesca Frediani e dalla vicepresidente Daniela Ruffino, per impegnare la giunta regionale ad attivarsi a livello ministeriale e governativo con lo scopo di trovare una soluzione, tipo una “sanatoria”, che possa tutelare al tempo stesso insegnanti, famiglie e allievi.

Così Ruffino: "Sicuramente la situazione  è difficile. Nel 2018 abbiamo quasi 900 insegnanti che andranno in pensione e non abbiamo sufficienti laureati che abbiano le caratteristiche per poterne prendere il posto. Sarebbero meno della metà. È evidente che la Regione rischia di vedere implodere il sistema educativo il prossimo anno scolastico. Confido che il Piemonte riesca a fare le dovute pressioni a tutela di tutti gli alunni, in particolare verso quelli portatori di handicap che rischiano di non avere insegnanti di sostegno".

"È necessario che il Governo si attivi subito per sanare una situazione che, secondo gli stessi insegnanti, rischia di diventare il più grande licenziamento di massa della Pubblica amministrazione - commenta invece Frediani - Questa vicenda è stata trascurata per troppo tempo da tutti i Governi, fino ad arrivare a un esito drammatico.

Daniele Angi