Scuola e formazione - 18 gennaio 2018, 14:47

Lettera aperta della CUB Scuola ai sindacati e ai coordinamenti impegnati nella mobilitazione diplomati magistrati

"Inaccettabile attendere il parere dell'Avvocatura dello Stato e l'insedimento del prossimo governo dopo le lezioni"

La vicenda delle maestre diplomate magistrali continua a far discutere. Questo il testo della lettera aperta che la CUB Scuola ha inviato dopo l'incontro avvenuto ieri a Roma al ministero della Pubblica Istruzione.

"Chi, come chi scrive, ha avuto il dubbio privilegio di partecipare all'incontro con il MIUR, ha avuto modo di constatare con assoluta certezza che il governo, accampando la ridicola motivazione che si dovrebbe attendere il parere dell'Avvocatura dello Stato, per prendere provvedimenti nel merito della gravissima situazione delle colleghe e dei colleghi diplomati magistrali, intende lasciare in eredità al prossimo governo il contenzioso".

"E' un comportamento gravissimo e irresponsabili, dopo aver lasciato marcire la situazione per anni, dopo aver delegato alla magistratura decisioni che, per la loro stessa  natura, sono in capo al governo ed al parlamento della Repubblica, il governo, e di conseguenza il MIUR, si sottraggono ancora una volta alle loro responsabilità e, in questa maniera, negano i diritti dei diplomati magistrali".

"Riteniamo, di conseguenza, necessario dare in tempi stretti una risposta chiara, visibile, unitaria, ampia. E' assolutamente evidente che lo sciopero degli scrutini già indetto da ANIEF ed al quale la CUB Scuola per tenere unito il fronte ha aderito, non è sufficiente".

"Proponiamo, di conseguenza, ad ANIEF che ha fatto l'indizione di concentrare la mobilitazione in due giorni, ipotizziamo il 7 e l'8 febbraio, in modo da dare allo sciopero caratteri di massa e di dar vita, nelle forme che potremo concordare a mobilitazioni di piazza ampie e combattive. Si deve trovare una soluzione unitaria".

c.s.