"Torino rischia di perdere anche la ex Seat Pagine Gialle, un'azienda che ha fatto la storia del capoluogo. Le attività si sono ridotte, le mense e i parcheggi eliminati da corso Mortara: è un problema di cui la Città si deve far carico". È questa la richiesta avanzata in maniera unitaria dai sindacati, che questa mattina sono stati ascoltati a Palazzo Civico in una Commissione sul futuro di Italiaonline.
"Attualmente presso la sede di Torino", spiega Sonia Doronzo della Rsu Slc Cgil, "ci sono 130 cassaintegrati a zero ore e altrettanti in cassa a rotazione". "L'azienda", prosegue la rappresentante dei lavoratori, "continua a fare utile. Credo che il loro interesse sia solo di tipo finanziario, di pura speculazione: vogliono abbassare il costo del lavoro a zero e vendere".
Il 19 giugno 2018 scade l'accordo sindacale della cassa integrazione per riorganizzazione. Il timore è il Ministero non rinnovi lo strumento integrativo, con la conseguente apertura della procedura di esubero per 260 persone. Un numero che però rischia di essere ancora più alto. "Attualmente", spiega Doronzo, "sulla sede di Torino ci sono 350 lavoratori. L'eventuale apertura di una procedura di trasferimento a Milano per i restanti equivale, in molto casi, ad un licenziamento".
Una situazione gravissima, che preoccupa anche Palazzo Civico, come ha rimarcato l'assessore al Commercio Alberto Sacco:"Dobbiamo tenere alto il livello di attenzione su questo argomento: non abbiamo molto tempo con le elezioni di mezzo. Se fosse utile cercheremo di far venire qua Italianoline".