Far incontrare investitori e aziende locali con potenziale di crescita, anche pmi. I giorni chiave saranno l'11 e 12 aprile: una manciata di ore per convincere i fondi internazionali a entrare nelle imprese.
"Un incontro sempre difficile - dice Dario Gallina, presidente dell'Unione Industriale - ma avere una visione internazionale è importante, superando dimensioni e risorse. L'imprenditore deve pensare in grande e in modo più organizzato".
Per questo è molto importante la prima edizione a Torino dell'Italian Investment showcase, che si terrà presso Torino Incontra. "In Piemonte c'è terreno fertile - aggiunge Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino - e tra start up e PMI innovative la percentuale è notevole, intorno al 9%. È un substrato importante che con questo evento viene riconosciuto".
Tanti i settori coinvolti, dal green all'aerospazio, con il comune denominatore della manifattura che è tipica del nostro territorio. "Tutte le nostre imprese spesso hanno meno di dieci dipendenti e può essere un limite per competere - continua Ilotte - e giornate come quelle di aprile sono il modo migliore per trovare le risorse per riuscire".
In tutto, le aziende selezionate saranno 50, che incontreranno altrettanti potenziali investitori.
"Se qualcuno avesse detto a una pasticceria di Alba, decenni fa, che era una start up, sarebbe diventata la Ferrero? - commenta Giuseppina De Santis, assessore regionale alle attività produttive - È un paradosso, ma la potenzialità di crescita c'è. E se pure Calenda ha ammesso che l'unica misura di Industria 4.0 che non ha funzionato è quella delle start up, c'è da pensare che non manca il quattrino pubblico, ma l'investitore privato che vuole immettere capitale. Evidentemente c'è una diffidenza che eventi come questo possono aiutare a superare".
"La nostra speranza è di fare di Torino la sede fissa di questo appuntamento - conclude Francesco Marcolini, ceo di Greenhill advisory, organizzatore dell'evento insieme all'Unione Industriale - abbinando agli incontri finanziari quelli corporate, con incontri che coinvolgano sempre di più interi territori".
"Ampliare lo spettro dalle start up alle PMI permette di coinvolgere aziende che a volte rimangono esclusi da questo tipo di iniziative - dice Giancarlo Rocchietti, presidente del Club degli Investitori - superando magari la diffidenza che i piccoli imprenditori hanno verso fondi internazionali che spesso sono visti come aggressivi".
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