Il servizio era partito poco più di tre mesi fa, ma oggi è arrivata già la notizia dell'addio a Torino e all'Italia.
Gobee.bike, il servizio di bike-sharing che non utilizzava "stazioni" ma sceglieva la strada della libertà totale, con la possibilità di usare e poi lasciare le bici in qualunque posto, facendo semplicemente scattare i meccanismi di sicurezza che bloccano la ruota (sul modello di ciò che capita con le auto), ha alzato bandiera bianca. Con un comunicato che riportiamo qui di seguito, carico di amarezza, in cui si spiega che la scelta è stata dovuta al danneggiamento di circa il 60% della flotta: impossibile pensare di andare avanti, dovendo fare i conti con tutti questi problemi.
"Lo scorso autunno Gobee.bike ha iniziato la sua avventura in diverse città europee. Durante questo periodo le nostre bici hanno fornito un prezioso servizio a numerosi cittadini, rendendoci orgogliosi di un’attività che la nostra comunità di utenti ci ha incoraggiato a migliorare di giorno in giorno".
"Il successo che questo servizio ha avuto non ha fatto altro che confermare la nostra visione di mobilità sostenibile e innovazione. Dopo un caloroso benvenuto, abbiamo da subito compreso che la nostra passione era condivisa dalla maggior parte di voi. Abbiamo dovuto affrontare una serie di ostacoli, imparando dai nostri errori, dando ascolto ai vostri consigli e investendo il massimo per provare che il bike sharing è una soluzione di mobilità ecologica e sostenibile per le città".
"Purtroppo, tra tutte queste sfide, una in particolare ha rappresentato un problema che non potevamo superare: nelle ultime settimane i danni alla nostra flotta hanno raggiunto limiti che non possiamo più contenere con le nostre forze e con le nostre risorse. Con tristezza annunciamo ufficialmente alla nostra comunità di utenti la fine del servizio di Gobee.bike in Italia a partire da domani 15 FEBBRAIO 2018".
"È stata una decisione molto difficile, deludente e frustrante per tutto lo staff di Gobee.bike, che ha lavorato sin dall’inizio con passione per far sì che questo progetto fosse realizzabile. Durante i mesi di dicembre e gennaio, le nostre biciclette sono diventate il bersaglio di sistematici atti di vandalismo, trasformandosi così in oggetti da distruggere per puro divertimento".
"Mediamente, il 60% della nostra flotta europea ha subito danneggiamenti, vandalismi o è stato oggetto di fenomeni di privatizzazione. Per questi motivi non c’è stata nessun’altra opzione se non procedere al termine del servizio a livello nazionale e continentale. Una decisione sofferta dal punto di vista morale, umano e finanziario".
"Grazie a ognuno di voi abbiamo raggiunto più di 45.000 utenti in Italia. Ringraziamo i nostri partner per aver visto in questo progetto l’opportunità di aumentare la consapevolezza su questo nuovo servizio di mobilità sostenibile, diffondendo i nostri valori. Ringraziamo inoltre i vari Comuni che hanno riposto in noi fiducia aiutandoci in questo meraviglioso progetto e aprendo le porte delle loro città al nostro servizio. E il più grande ringraziamento va al team Gobee.bike presente in ogni città. Senza alcun dubbio, sono stati la cosa migliore che abbiamo avuto da quando abbiamo iniziato questa avventura".
"Gobee.bike è nata dalla nostra passione per la mobilità. Abbiamo fondato Gobee.bike dalla convinzione che avrebbe fatto riscoprire un nuovo tipo di libertà. Abbiamo fatto una pedalata fantastica. Incoraggiamo tutti a promuovere i valori inerenti al bike-sharing e alla stessa Gobee.bike: libertà, condivisione e innovazione. I valori che c’hanno portato fin qui e che hanno dato vita, anche se per poco, a questo fantastico progetto".
Il comunicato chiude con la speranza che non si tratti di una scelta irreversibile: "Gobee.bike non è solo trasporto e innovazione: è una comunità che anche tu hai contribuito a creare e che durerà per sempre. Anche se non è facile, questo non è un addio, ma un arrivederci".





