Politica - 28 febbraio 2018, 11:34

A Torino manifestazione di “Potere al Popolo” per la difesa della sanità pubblica

Il candidato alla Camera Simone Ciabattoni ha espresso i punti fondamentali del programma in un presidio di fronte all’ospedale San Giovanni Bosco

Garanzia dei livelli essenziali di assistenza e del sistema sanitario nazionale, eliminazione dei ticket, potenziamento dei servizi sanitari esistenti, blocco dei processi di ridimensionamento e chiusura degli ospedali: sono questi i cardini del programma elettorale di Potere al Popolo in materia di sanità.

Come si è evinto ieri mattina nel corso del presidio del partito di fronte all’ospedale San Giovanni Bosco di Barriera di Milano, dove il candidato alla Camera Simone Ciabattoni ha espresso il pensiero dei compagni al riguardo: “Ci ritroviamo oggi riuniti presso i grandi ospedali della città – contemporaneamente, era, infatti, in atto un incontro di fronte alle Molinette – per la campagna nazionale di Potere al Popolo a tutela della sanità pubblica”.

Le cure – ha affermato Ciabattoni – risultano sempre più difficili: più di 12 milioni di persone, in tutta Italia, rinunciano a curarsi soprattutto a causa dei costi eccessivi delle cure, quindi per motivi economici, e questo perché, nel corso di questi anni, sono state adottate politiche di privatizzazione, di aziendalizzazione e di smantellamento di ospedali e presidi sanitari, anche nel territorio torinese”.

“Noi crediamo che la salute non possa essere considerata alla stregua di una merce, e che, dunque, non si possano ricavare, da essa, dei profitti: riteniamo con forza che si debba proporre una garanzia dell’erogazione dei servizi sanitari essenziali, in maniera capillare e omogenea su tutto il territorio, favorendo anche un incremento del personale, soprattutto di quello che possiede delle competenze specifiche rispetto alla cura degli anziani, i soggetti più vulnerabili della popolazione. Per tale motivo, la sanità deve essere pubblica, efficiente e accessibile a tutti”, ha concluso il candidato.

Roberta Scalise