Aumenta il rischio di infiltrazione o interferenza mafiosa nelle attività economiche del Piemonte. È questo l'allarme lanciato durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) per il Piemonte.
Nel 2017 sono stati depositati 1.208 nuovi ricorsi, 117 in meno rispetto al 2016. Una flessione determinata in particolare nelle materie delle Esecuzioni del giudicato (-78) e delle Autorizzazioni e Concessioni (-49). Al contrario crescono quelli di contratti pubblici (+13) e di edilizia (+8), segno che il comparto edile sta lentamente ripartendo.
I ricorsi pendenti al 31 dicembre 2017 sono 2.857, 347 in meno rispetto al 2016 (pari a -11,48%). Molteplici gli ambiti di attività. Nel 2017 il Tar si è ripetutamente pronunciato su ricorsi proposti contro l'Autorità di regolazione dei trasporti, in particolare nel settore ferroviario. Un'udienza monotematica è stata dedicata a quelli contro i nuovi provvedimenti per disciplinare l'orario di apertura delle sale gioco e di funzionamento delle slot. La normativa regionale, entrata in vigore a fine novembre 2017, stabilisce che le slot e videolottery devono essere spente se collocate entro i 500 metri da luoghi cosiddetti sensibili come scuole, ospedali, impianti sportivi, luoghi di culto, banche, istituti di credito o stazioni ferroviarie.
Nel 2017 è infine entrato a regime il processo amministrativo telematico: una quantità enorme di dati e informazioni sono così stati resi disponibili in tempo reale e gli atti processuali non transitano più sulle scrivanie.