A volte un'unica parola riesce a trasmettere mille emozioni, così come un libro può racchiudere la testimonianza di una malattia che, senza che il lettore se ne accorga, riesce a travolgerlo.
E' ciò che ogni singola frase de "La Fame di Bianca Neve" custodisce al suo interno, grazie alla scrittrice e giornalista dell'ufficio stampa di Collegno Rosanna Caraci. Il contenuto delle pagine riesce a prendere vita, testimoniando la consapevolezza di un dolore dettato dai disturbi del comportamento alimentare, la cui cornice sono proprio le emozioni.
Pubblicato con Impremix, il romanzo "La Fame di Bianca Neve" giunge alla sua seconda edizione in occasione della giornata nazionale del fiocchetto lilla. Il turbine di Bianca, la protagonista, la dura realtà che si trova ad affrontare e la sua falsa percezione di se stessa, conferiscono al libro un carattere unico, fatto di pathos, che punta l'occhio su un problema che ha suscitato l'interesse dell'opinione pubblica. Il personaggio prende vita e affronta il lettore, invitandolo a porsi quesiti e ad entrare in contatto con il suo mondo silenzioso, con i suoi pensieri.
"Bianca sa uscire dalle pagine del romanzo e sedersi insieme a noi - ha dichiarato l'autrice Rosanna Caraci -, con la propria dolce strafottenza, ma felice: perché ora viene vista". Un romanzo, dunque, che diviene il simbolo di una epidemia silenziosa che ogni anno miete migliaia di vittime e di cui sono affette oltre tre milioni di persone, anche a causa dell'inconsapevolezza, della confusione e della fatica nel riconoscere i sintomi.
Ad accompagnare questa ristampa de "La Fame di Bianca Neve" c'è la prefazione di Stefano Tavilla, presidente dell'associazione "Mi Nutro di Vita", di cui la Caraci è socia, ma anche del professore Francesco Risso, neuropsichiatra e di Umberto D'Ottavio. Quest'ultimo, proprio lo scorso anno, fu firmatario, insieme all'onorevole Pastorino, di una proposta di legge per riconoscere il 15 marzo come un momento istituzionale di incontro, prevenzione, impegno e azione contro i disturbi del comportamento alimentare. "E' un dovere rinnovare l'impegno da parte di tutti, rafforzando le campagne di informazione e prevenzione a cominciare dalle scuole.
Il dibattito è arrivato in Parlamento anche grazie al romanzo "La Fame di Bianca Neve" - ha aggiunto D'Ottavio - Forse troppo tardi, forse ancora senza la necessaria consapevolezza. Di sicuro dovremo fare in modo che entri nei programmi per la prossima legislatura. Non sono mancate le proposte di legge, è, invece, mancata la convinzione di potercela fare, e non bisogna mollare! La proposta di legge verrà ripresentata dal deputato Pastorino, rieletto lo scorso 4 marzo, così che il nuovo parlamento potrà fare del 15 marzo la giornata nazionale di sensibilizzazione e di lotta ai disturbi alimentari".