Cultura e spettacoli - 16 marzo 2018, 12:00

Arto Lindsay alle OGR di Torino con Understatements: l'intellettuale del rock

Ultimo appuntamento della rassegna Avantgarde Portrait, percorso musicale dedicato alla città di New York

Le OGR di Torino ospiteranno sabato 17 marzo 2018 l’intellettuale del rock Arto Lindsay – principale esponente della No wave di New York con i Dna – che suonerà dal vivo nel suggestivo spazio post industriale, recuperato dalla Fondazione CRT, nell’ambito di Avantgarde Portrait, la nuova rassegna pensata per esplorare le avanguardie musicali novecentesche e la loro relazione con il territorio urbano in diverse città del mondo.

 

Ad aggiungere unicità all’evento, sarà il live painting a cura dell’artista Daniele Galliano che, nell’arco esatto dei concerti, realizzerà un ritratto dei protagonisti.

 

Magistrale fusione delle burrasche elettriche di New York con i ritmi candomblé, la trance e il languore della musica afro-brasiliana, la musica di Arto Lindsay ha sempre spiazzato tutti. La sua è una carriera votata alla contraddizione tra rumore astratto e vocazione melodica, tatto e tumulto, buone maniere e chitarra smarmittata.

 

Alle OGR,affermatosi come centro di produzione culturale e di sperimentazione interdisciplinare, l’artista presenta un atto unico intitolato a quegli eufemismi da cui si è sempre tenuto lontano. Con lui ci saranno due ospiti molto speciali: il sound-designer Stefan Brunner e Ikue Mori, batterista e compositrice, sua compagna di avventure nei DNA, gruppo seminale della No Wave newyorchese degli anni Settanta.

 

Arto Lindsay, nato a Richmond il 28 maggio 1953, è un chitarrista, cantante e produttore discografico statunitense. Pur essendo nato negli Stati Uniti, Lindsay ha vissuto gran parte della sua infanzia e della sua giovinezza in Brasile al seguito dei genitori, missionari presbiteriani. Tornato negli Stati Uniti a metà degli anni settanta, è stato uno dei principali esponenti della No wave con i DNA, il suo primo gruppo composto da Robin Lee Crutchfield alle tastiere e Ikue Mori alla batteria. La band, caratterizzata da sonorità estremamente sperimentali, è stata inserita nel 1978 nella compilation No New York prodotta da Brian Eno. Successivamente, insieme a John Lurie, Evan Lurie, Steve Piccolo e Tony Fier, Lindsay ha dato vita ai Lounge Lizards, gruppo precursore del cosiddetto punk jazz.

 

Quello con Lindsay è l’ultimo appuntamento della rassegna Avantgarde Portrait, percorso musicale dedicato alla città di New York. Composta di tre appuntamenti esclusivi e site-specific realizzati per OGR da Blonde Redhead, John Cale e Arto Lindsay. Le loro storie musicali e personali si sono più volte incrociate nel corso degli ultimi anni tanto che la rassegna è, dal punto di vista artistico, quasi un ritratto di famiglia: i Blonde Redhead, devono il proprio nome a un brano contenuto nel primo album dei DNA di Arto Lindsay, che a sua volta ha fondato anche i Lounge Lizzards con John Lurie che ha lavorato molto con Jim Jarmush, che tra le altre cose si è occupato di John Cale nel suo ultimo docufilm dedicato agli Stooges.

c.s.