Parchi ristrutturati e opportunamente attrezzati, riduzione del degrado e maggiore decoro urbano, Case del Quartiere e biblioteche rivalutate e viabilità più fluida: i giovani torinesi sognano una città diversa, a misura di adolescente.
È quanto emerso, presso il Cecchi Point, in occasione del primo incontro conclusivo della prima fase del progetto “M.AD. Adolescenti e giovani protagonisti della riqualificazione urbana”, la proposta che la divisione Servizi educativi dell’assessorato all’Istruzione della Città ha avanzato, nell’ambito del Piano Adolescenti, per stimolare il protagonismo dei giovanissimi in un progetto che si propone la rigenerazione del territorio.
Un ulteriore tassello al progetto AxTo – Azioni per le periferie torinesi, che ha già dato i suoi frutti: la mappatura di sei zone periferiche, appunto, della città di Torino, ossia Aurora, Barriera di Milano, Regio Parco, Nizza Millefonti, Mercati Generali, Mirafiori, Pozzo strada, Vallette, Madonna di Campagna e Falchera. A esserne coinvolti, 140 ragazzi e ragazze degli istituti secondari di secondo grado Birago, Regina Margherita succursale, Cottini, Steiner succursale, Grassi e dei centri giovanili El Barrio e Falklab, in collaborazione con il dipartimento Culture, politica e società dell’Università degli Studi di Torino, i gruppi storici e le associazioni locali.
Il progetto prevede tre fasi: una mappatura iniziale – e già conclusa – intesa anche a “individuare i bisogni primari degli adolescenti”, come ha spiegato una delle esponenti dell’Università di Torino che ha cooperato a stretto contatto con i ragazzi, Eloheh Mason. Tra questi ultimi, compaiono soprattutto “l’autonomia e il riconoscimento di sé e del proprio valore, insieme al decoro urbano e a una viabilità più funzionale”. Lo scopo è stato quello di far emergere nuovamente “il ruolo sociale dei giovani, per evitare l’isolamento e il panico morale e favorire un interscambio tra gli stessi e la città che questi vivono”.
A seguire, avrà inizio la seconda fase, ossia l’accompagnamento dei diversi gruppi di lavoro, teso all’identificazione di uno spazio pubblico e di un intervento specifico di riqualificazione, cui si accompagnerà la realizzazione concreta dell’azione di riqualificazione suddetta. Il progetto si concluderà entro l’anno scolastico 2018/2019.
“L’intento – ha aggiunto Stefano Borgogni, del Piano Adolescenti – è quello di mettere in luce l’importanza dei servizi educativi per gli adolescenti: ciò che a noi interessa è proprio che questi siano protagonisti di un intervento tangibile sul territorio, dall’inizio alla fine. Fondamentale, infatti, promuovere il protagonismo, l’autonomia, la cittadinanza e la partecipazione attiva alla città dei ragazzi e delle ragazze coinvolti – circa 140, in un equilibrio di generi pressoché perfetto”.
“Sono contenta di aver assistito a tutte le proposte, appassionate e partecipative, avanzate dai giovani, oggi – ha concluso Federica Patti, assessore all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino –, ma mi ha stupito l’aver constatato l’assenza di un luogo di ritrovo ben definito: l’esplorazione del quartiere, infatti, è stato mirato perlopiù alla ricerca di un luogo di aggregazione”.
“Per tale motivo, il progetto deve essere sentito dai diversi territori e deve far riflettere i suoi abitanti sui comportamenti da attuare per migliorare gli stessi. È importante, quindi, che essi creino un forte senso di appartenenza: tutto ciò che verrà progettato, infatti, deve essere profondamente correlato alla zona ospite”.