Politica - 21 marzo 2018, 19:55

Italiaonline, Pentenero in Consiglio regionale: "Iter anomalo, ma sospensione licenziamenti buon risultato in attesa di avviare un tavolo tecnico"

L'assessore ha parlato in conclusione della seduta a Palazzo Lascaris. "L'obiettivo - ha detto - è salvaguardare tutti i posti di lavoro della sede torinese"

"I licenziamenti di Italiaonline sono stati congelati, ma la battaglia per salvaguardare i posti di lavoro torinesi è solo all'inizio. L'obiettivo è trovare una soluzione positiva e definitiva". Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, relazionando in Consiglio regionale sull'incontro avvenuto ieri con i vertici aziendali, che nelle scorse settimane avevano annunciato 400 esuberi a Torino. "Come sapete, ieri ho partecipato, insieme al presidente Sergio Chiamparino, all’incontro in programma al ministero dello Sviluppo economico su Italiaonline – ha esordito Pentenero –. Il ministro Calenda ha chiesto e ottenuto la sospensione da parte dell’azienda di qualsiasi decisione, in attesa che un tavolo tecnico avvii un percorso di verifica del piano industriale. L’obiettivo delle istituzioni è fare in modo che azienda e sindacati possano tornare a confrontarsi su soluzioni in grado di garantire le sedi e i posti di lavoro sul territorio".

Pentenero ha fatto però intravedere anche delle nubi scure all'orizzonte: "L'iter determinato ieri – ha infatti spiegato – è però abbastanza anomalo. Per la prima volta in un anno e mezzo siamo riusciti ad avere interlocuzione con Italionline e la situazione è molto complicata. Ma bisogna essere fiduciosi: la situazione è ben nota sia alla Regione Piemonte che al Governo".

In Consiglio, dopo l'assessore, ha preso la parola il Gian Luca Vignale (Mns), che ha chiesto "che ci sia il ritiro definitivo dei licenziamenti o, esaurite le strade di dialogo, un esposto in Procura contro Italiaonline". Ha poi chiuso Marco Grimaldi (LeU): "Chiamparino e Pentenero dovrebbero farsi dare accesso agli atti su quanto successo in Italiaonline prima della richiesta di cig a zero ore. Potrebbe infatti prefigurarsi da parte dell'azienda un caso di truffa ai danni dello Stato".

Daniele Angi