Flash mob contro l'obbligatorietà dei vaccini per i bambini davanti al Comune di Torino. Questa mattina un gruppo di genitori si è radunata davanti a Palazzo Civico, per poi vestirsi con tute da imbianchino e esporre i cartelli "Non possiamo entrare. La legge Lorenzin ci ha discriminati".
"Ci siamo abbigliati così", spiegano, "perché vogliamo far emergere l'invisibilità dei bimbi che verranno esclusi dalle scuole, come se non fossero persone." Molti hanno ricevuto le lettere dalle scuole, che impongono di mettersi in regola con la normativa entro dieci giorni. Proprio questo è uno dei temi su cui si gioca la battaglia perché, spiegano, "la legge non parla di esclusione dalle scuole: è un abuso di potere da parte di alcuni dirigenti." Quest'ultimo punto è poi fonte di un ulteriore dibattito perché la situazione piemontese, così come nel resto d'Italia, è a macchia di leopardo. Molti sono stati convocati dalle scuole, altri hanno ricevuto la missiva a casa, ma non si sa se e come avverrà l'esclusione.
"La prerogativa della scuola attuale è essere inclusiva. Molti di noi hanno vaccinato i figli, ma siamo contrari all'obbligo che determina poi l'esclusione dalle scuole: è un vero e proprio ricatto", concludono. La protesta si è poi spostata in piazza Castello, davanti al Palazzo della Regione.