Oltre trecentomila italiani a tavola in agriturismo per la Pasqua. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti dalla quale si evidenzia come sia sempre forte la ricerca della tranquillità in campagna lontano dai ritmi e dal rumore della città. Pasqua, d’altronde, è sinonimo di gita fuori porta, picnic e qualche giorno di relax nella natura.
"In Piemonte i circa 300 agriturismi di Campagna Amica, diffusi in tutte le province, sono pronti ad accogliere gli ospiti con un ampia offerta di servizi aggiuntivi come passeggiate all’aria aperta a piedi e in bicicletta, attività culturali che consentono di scoprire percorsi archeologici e naturalistici, trekking, lezioni di equitazione e tiro con l’arco, ma anche corsi in cucina o degustazioni– spiega Stefania Grandinetti presidente degli Agriturismi di Campagna Amica del Piemonte –. La tendenza è di prenotare un soggiorno di 2 o 3 giorni in cui viene unita allo svago la possibilità di apprezzare l’elevata qualità dell’offerta gastronomica. Gli agrichef, infatti, che hanno da poco ultimato i corsi attivati a livello regionale, sanno sapientemente innovare la tipica cucina piemontese pasquale con ricette appetitose e presentazioni accattivanti".
Dagli antipasti ai dolci sarà un trionfo di sapori ed eccellenze enogastronomiche Made in Piemonte: dalle uova alla torinese su letto di tomini al risotto con ristretto di coniglio, dalle ciambelle pasqualine fino al salame del Papa. Quest’ultimo è tipico del Piemonte, soprattutto della zona di Alessandria e delle Langhe, e viene consumato nel periodo quaresimale e pasquale. Secondo una curiosa leggenda, infatti, nei secoli passati, durante la Quaresima, il consumo di dolci era proibito, così i cuochi inventarono questo singolare salame per soddisfare comunque il desiderio di dolcezza della propria clientela. L’impasto va preparato lavorando il burro morbido con zucchero a velo e poi aggiungendo cacao, uova, biscotti secchi sbriciolati, nocciole Piemonte Igp e rhum. Dopo avergli dato la forma di un salame, va fatto riposare in frigorifero per almeno mezza giornata e poi può essere gustato.
"Gli agriturismi sono promotori della cultura del territorio e del nostro paesaggio – spiegano Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale – per questo sono sempre più scelti dai consumatori che vogliono vivere delle vere e proprie esperienze durante il loro soggiorno ed entrare a contatto con i produttori, acquistare direttamente i prodotti presso i punti vendita aziendali di Campagna Amica. In Piemonte, nell’ultimo anno, ci sono state oltre 340 mila presenze in agriturismo di cui oltre la metà di turisti italiani (178 mila), seguiti da quelli svizzeri (44.514) e da quelli tedeschi (43.464). Un segnale di quanto la nostra regione sia apprezzata, anche dagli stranieri, grazie proprio al patrimonio enogastronomico d’eccellenza che sa offrire".