Il teatro civico di Giuliana Musso arriva nella periferia torinese. Definita dalla critica “artista dalla consapevolezza civile”, la Musso si esibisce alla Casa del quartiere Hub Cecchi Point con Sexmachine, monologo-indagine sul fenomeno della prostituzione che nel 2005 ha ricevuto il Premio della Critica dell’ANCT e che, da allora, continua a essere portato in scena nei teatri italiani.
“Sexmachine è un'acuta e spietata indagine sul fenomeno della prostituzione, inquadrato in un’ottica inedita. Gli spettacoli di Giuliana Musso nascono da capillari e rigorose ricerche, alle quali si unisce l'attitudine alla narrazione e la non comune capacità di dar vita a personaggi diversi e prodigiosamente autentici” (Premio della Critica 2005)
Sul palco insieme al musicista Igi Meggiorin, la Musso dà voce ed anima a sei personaggi. Sono quattro uomini e due donne: Dino, pensionato; Vittorio, agente di commercio; Monica, mamma di Cristian; Silvana, prostituta; Igor, ventenne addetto all’assemblaggio; Sandro, piccolo imprenditore. Hanno tutti in comune due cose: appartengono alla cultura del Nord-Est e trovano soddisfazione ai loro bisogni e ragione alle loro paure nel variegato e complesso mondo dei rapporti sessuali a pagamento. Quella delle prostitute è una categoria numericamente ristretta, indagabile ed indagata; dei clienti invece non si sa nulla, non si indaga, nulla viene messo in discussione. Perché i clienti siamo noi.
Giuliana Musso, classe 1970, vicentina d’origine e udinese d’adozione. Attrice, ricercatrice, autrice, Premio della Critica 2005, Premio Cassino Off 2017 e Premio Hystrio 2017 per la drammaturgia, è tra le maggiori esponenti del teatro di narrazione e d’indagine: un teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine e la poesia, la denuncia e la comicità.