I palazzi di Torino si rifanno il look. Sono circa una novantina le domande presentate al Comune per la riqualificazione "con sconto" del patrimonio edilizio. Circa il 25%-30% di interventi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sono questi i dati emersi durante il convegno di ECOndominio, che si è svolto questa mattina in via XX settembre, nel corso del quale sono state illustrate tutte le possibilità offerta dalla delibera approvata da Palazzo Civico lo scorso febbraio. Grazie ad un partnership con Unicredit la Città di Torino, nell'ambito del Piano Colore, attua riduzioni della Cosap per la predisposizione dei ponteggi necessari ai lavori di riqualificazione.
L'agevolazione riguarda interventi che investono l’intero stabile – non quindi quelli che interessano le singole unità abitative o commerciali – sino al 75% del canone per la ritinteggiatura delle facciate e al 30% per tutti gli altri interventi esclusi i cantieri per nuove costruzioni. La riduzione potrà salire fino al 100% per la rimozione di scritte sui muri o la pulizia delle arcate dei portici.
La crisi che ha colpito le famiglie e le loro disponibilità finanziarie a partire dal 2007 ha pesantemente influenzato il settore immobiliare. Un chiaro segnale in questa direzione è la caduta verticale del numero di cantieri aperti ogni anno per la riqualificazione delle facciate: secondo una rilevazione condotta da Fondazione Contrada Torino Onlus, si passa dai circa 1500 interventi del 2000 ai 400 degli anni più recenti.
L'obiettivo dell'iniziativa è quindi far ripartire il comparto.