Economia e lavoro - 17 aprile 2018, 09:40

Il tribunale del Lavoro dà ragione ai dipendenti: illegittima la cessione del ramo d'azienda da IBM a Modis Italia

Erano circa 300 i lavoratori interessati da un'operazione che i giudici non hanno riconosciuto. Dunque restano dipendenti di IBM.

Dopo i colleghi di Milano, a novembre, anche il Tribunale del lavoro di Torino ha accolto i ricorsi che i dipendenti della IBM Italia addetti alla sede di Torino avevano proposto per contestare la legittimità della cessione di ramo di azienda e dei rapporti di lavoro di oltre 300 dipendenti IBM in Italia alla Modis Italia, società del Gruppo Adecco appositamente costituita per rendere possibile l'operazione, avvenuta a gennaio 2016.

La Fiom Cgil di Torino - che ha patrocinato i ricorsi di questi lavoratori - esprime soddisfazione e sottolinea come le sentenze dei Tribunali confermino nel merito i profili di illegittimità dell’operazione di IBM contestati fin dall’inizio dal sindacato.
Le Avvocate dello “Studio Elena Poli e Silvia Ingegneri” che hanno assistito i lavoratori IBM iscritti alla Fiom Cgil dichiarano: “I due giudici del Tribunale di Torino, la dottoressa Pastore e la dottoressa Mancinelli, con le due pronunce come la quasi totalità, ad oggi, degli altri Giudici investiti sull'intero territorio nazionale della medesima questione, hanno riconosciuto che l'operazione effettuata tra le due società non poteva considerarsi una cessione di ramo di azienda, riscontrando l'assenza di qualsiasi autonomia funzionale delle attività cedute ed hanno pertanto stabilito che i lavoratori dovevano e devono considerarsi a tutt'oggi alle dipendenze della IBM Italia. Viene così giustamente sanzionata un'operazione che fa a pieno titolo parte dei purtroppo ripetuti e da ultimo frequenti tentativi di molte aziende di liberarsi, senza alcun costo, di lavoratori ritenuti non più "interessanti", declinando così ogni loro responsabilità nei confronti dei dipendenti".

r.g.