La Lega vigila sulla situazione Comdata, dove è scattata la cassa integrazione per 363 addetti dell'area di Ivrea, dal momento che anche i sindacati temono un effetto a cascata.
Di seguito, le dichiarazioni dei tre rappresentanti canavesani della Lega.
Giuliano Balzola (Segretario di Circoscrizione della Lega di Ivrea)
"Abbiamo saputo che recentemente la Comdata ha comprato l'azienda francese Cca, firmando l’accordo vincolante per l’acquisizione della società che fornisce servizi di business processing outsourcing. Ora, non voglio entrare nel merito delle opportunità di crescita nel mercato francese, dato che si tratta oramai per Comdata Group della seconda acquisizione dopo quella di B2s dello scorso anno: all'opposto però a Ivrea nel frattempo è purtroppo risaputo che 363 lavoratori sono andati in cassa integrazione!
Come Lega di Ivrea crediamo che rafforzare la posizione in territori strategici come sta facendo Comdata non solo in Francia ma anche in Inghilterra e Germania per esempio, possa sì aiutare a rendere più sicura la stabilità economica della stessa azienda, ma ciò non deve esser fatto a discapito dei nostri territori della Provincia di Torino, che rappresentano per Comdata la culla sociale ed economica dove è cresciuta, per poi essere riconosciuta come una realtà eccellente nel mercato EMEA";
Il Senatore Cesare Pianasso
"Concordo con le parole di Giuliano: se è vero infatti che la decisione della cassa integrazione eporediese è stata provocata dalla contrazione delle chiamate in arrivo dal servizio 187 di Telecom passate da 1,4 milioni a 700 mila, (ricordiamo che a partire dal 16 aprile e per 13 settimane i lavoratori alterneranno una settimana di lavoro ad una di riposo imposto), la multinazionale ha comunque più volte garantito anche ai sindacati che non saranno prese altre misure che mettano a rischio il perimetro occupazionale della sede di Ivrea, già troppo messa alla prova nelle ultime settimane".
Il Deputato Alessandro Giglio Vigna
"La riflessione che ci permettiamo in sintesi di fare, per non far cadere ulteriormente nel baratro le nostre famiglie Canavesane, sarebbe di pensare a trovare non solo delle nuove acquisizioni in campo estero, ma anche delle nuove soluzioni interne di mercato che possano perlomeno dare stabilità ai nostri lavoratori nazionali, che troppo spesso vengono dimenticati e relegati all'ultimo posto: certi dell'attenzione che Comdata ha avuto sempre verso il nostro territorio, auspichiamo infatti che vengano al più presto fornite adeguate garanzie e ci rendiamo disponibili da subito ad un confronto costruttivo per quanto di nostra competenza".