Eventi - 18 aprile 2018, 13:08

"Io, che con le amiche 'Faccio foresta', vi racconto il dolore di due donne"

Ilaria Bernardini parla del suo ultimo libro, presentato con Ilaria D'Amico al Circolo dei Lettori

 

Ilaria Bernardini ha presentato al Circolo dei Lettori “Faremo foresta” (Mondadori), in compagnia di Ilaria D'amico. Un libro di “di terrazze, piante e sentimenti”.

Il tema principale di questo libro è il dolore comune di due donne: per lei come si può descrivere il dolore nella vita e nelle relazioni?

In questo libro il dolore è un punto di partenza: dalla siccità e dal deserto, rappresentato per una donna dalla fine di un amore e per un'altra dalla malattia. E' per me strettamente connesso al concetto di “rifiorire” in tempi di deserto e di difficoltà.

Questa storia quanto ha di autobiografico?

Ha molti spunti dalla mia vita per poi perderla completamente. Ho cercato di fare ciò che succede quando si scrive una canzone d'amore: in realtà si parla a tutti, pur partendo da qualcosa di completamente “tuo”. Può utilizzarla chi vuole e ne senta il bisogno in un preciso momento: vorrei che la mia storia avesse la stessa valenza. Per questo è vicina ma è anche lontanissima da me.

La storia vede protagoniste due donne, prima sconosciute e poi grandi amiche. Per Lei che cosa rappresenta l'amicizia femminile?

Tra amiche usiamo spesso il termine “fare foresta” proprio per indicare la nostra rete di sorellanza e di sostegno comune. Io vengo da una famiglia completamente femminile con un sacco di sorelle. Ho sempre cercato nelle altre donne della mia vita un sostegno come spero di esserlo stato per loro. Questo racconto è anche ispirato da questo nostro modo di stare insieme.

Invece, cosa pensa dell'amicizia maschile?

Ci credo. Nel libro c'è un personaggio maschile ed il bambino pieno di domande. I maschi, nel libro, hanno un'altra presa di temperatura e hanno il loro ruolo nel racconto e nella vita vera dell'amicizia.

Lei è un'autrice di successo, soprattutto per i programmi di MTV, come Very Victoria, Ginnaste- Vite Parallele e Ballerini. Come è nata l'idea di scrivere questi ultimi due programmi?

Ginnaste, nasce da due miei romanzi precedenti si chiamava “corpo libero”. Quando finii quel libro, edito Feltrinelli, dedicato alla ginnastica artistica, ho pensato che fosse un mondo in cui sarebbe stato interessante da guardare con delle telecamere. C 'era una ricerca di talento vero, in un momento in cui il reality era prevalente. Invece, le Ginnaste e il Ballerini hanno una missione simile a un sogno. Inoltre, avevo una fascinazione estetica anche per le arene, i body, i lucidi i glitter: c'era qualcosa che , anche solo visivamente, mi sembrava molto forte.

Invece, Very Victoria da cosa è nato?

Quello è nato proprio da Victoria, lei ha chiamato varie persone per scrivere con lei ed è stata una stanza di autori. Ma quello nacque su impulso suo.

 

Valeria Rombolà