Calcio - 22 aprile 2018, 10:03

Il proclama di Mazzarri: “Lottiamo fino a che la matematica non ci condannerà”

Per il Toro ultima spiaggia europea a Bergamo: “L’Atalanta è una big, noi siamo in emergenza, ma chi scenderà in campo farà la sua parte. Belotti? Dimentichi il rigore sbagliato col Milan e giochi da Belotti”

L’ultima spiaggia. Per il Toro stavolta non ci sono davvero altre possibilità di appello. O riesce a battere oggi pomeriggio l’Atalanta, nel confronto diretto allo stadio Atleti Azzurri d’Italia, o davvero si potrà pronunciare la parola fine alle speranze di qualificazione alla prossima Europa League.

Solo battendo in nerazzurri, oggi al settimo posto a +5 sulla squadra di Mazzarri, il Torino può rientrare in corsa e il tecnico, pur senza mai pronunciare la parolina magica, ha lasciato intendere che non bisogna mollare: “Dobbiamo fare il massimo. Finché la matematica lo permette, possiamo sognare, certo”. Di fronte ci sarà una formazione che per il secondo anno di fila sta sorprendendo tutti: “Ha fatto delle cose meravigliose, mi dispiace che siano usciti dall’Europa, meritivano di andare avanti”, ha detto Mazzarri, elogiando la squadra del collega Gasperini.

“Ormai questa è una big del campionato, che fa un calcio totale”. Per fare risultato, insomma, servirà il miglior Toro, che purtroppo non sarà in campo. Squalificati De Silvestri e Baselli, out Obi, Barreca e Iago Falque. “Non mi piace piangere sugli assenti, chi giocherà sono convinto che dimostrerà di essere all’altezza, che avrebbe meritato più spazio quest’anno”, dice Mazzarri per pungolare i suoi. “Siamo al Torino, dobbiamo sempre fare qualcosa in più”.

Vista l’emergenza, non è escluso che possa giocare uno spezzone anche Molinaro, rientrato da un paio di settimane, dopo la frattura del perone accusata a febbraio. “Non ha i 90 minuti nella gambe, ma so anche che è un professionista. Dal punto di vista della tenuta è più avanti Berenguer”. Alla terza partita in otto giorni bisognerà fare i conti anche con le energie, per questo è probabile che davanti possa trovare spazio la freschezza di Edera: “Ben vengano i giovani che si propongono”, ha detto di lui Mazzarri. Che al centro dell’attacco avrà sempre Belotti, malgrado l’errore dal dischetto contro il Milan: “Quello che ho detto a lui lo dico anche a voi”, ha spiegato il tecnico. “Con Donnarumma che copre tutta la porta ha tirato nel modo migliore, ha avuto solo la sfortuna che fosse 5 centimetri troppo alto. Se lo avesse calciato in un altro modo e Donnarumma avesse parato, gli avrei detto che è andata a cercarsela”.

Per Mazzarri, però, al di là del rigore, oggi sarà fondamentale che “Belotti faccia una partita alla Belotti. Dipende anche dalla squadra, bisogna che ci sia la forma dell’attaccante, mentale e fisica, ma anche che la squadra lo sorregga”. Chi potrebbe fare la differenza, come spesso è successo in questo ultimo periodo, è Adem Ljajic: “Le doti tecniche non le ho mai discusse, lui deve sempre interpretare le partite così”. Sono lontani i momenti in cui il serbo era ai margini e si ipotizzava potesse essere ceduto nel mercato invernale.

Comunque finisca questa stagione, Mazzarri sa che il suo futuro è in granata e si dichiara pienamente coinvolto dal progetto Toro: “Qui vedo l’ambiente adatto a me, credo di essere l’allenatore giusto per questo tipo di piazza”.

Massimo De Marzi