Eventi - 22 aprile 2018, 10:56

Torino, si è parlato di Net-giver al convegno organizzato da Vol.To

L'evento è stato organizzato dall'associazione Gilo care onlus, che si occupa di orientamento e sostegno ai caregiver familiari

Si è tenuto ieri mattina, nella Sala Polivalente del Vol.To di Torino, il convegno "Net-giver: il caregiver e la rete dei rapporti", organizzato dalla Associazione Gilo care onlus, che si occupa di orientamento e sostegno ai caregiver familiari. Come rompere la solitudine in cui sprofondano i caregiver, costruendo attorno a loro una rete di relazioni personali, sociali, istituzionali e socio-sanitarie? La domanda non riguarda solamente un numero – peraltro in costante e rapida crescita – di situazioni personali di difficoltà, ma coinvolge ormai  tutta la società e tutto il sistema , e si candida a diventare come “la questione” principale con cui dovremo fare i conti nel vicinissimo futuro. A questa domanda hanno provato a dare qualche risposta i partecipanti al convegno, partendo dal quadro esistente presentato con realismo concreto dalla Gilo Care: un contesto in cui a parole  sta crescendo l’attenzione verso l’obiettivo della domicilarietà delle cure, che nei fatti rischia di essere vanificato senza un parallelo obiettivo di formazione, sostegno e tutela dell’assistenza  in casa.

Silvio Magliano, nella sua qualità di Presidente del Centro Servizi per il Volontariato di Torino, ha indicato come il volontariato giochi, e ancor più potrà giocare domani, un ruolo strategico nella gestione delle situazioni di caregiving.  In modo tanto  più efficace quanto maggiori saranno il coordinamento tra le varie Associazioni, tra le Associazioni e i bisogni degli utenti, tra le Associazioni e le istituzioni protagoniste. Gianandrea Mossetto, responsabile umanistico scientifico di Gilo care onlus, ha indicato con chiarezza quali sono le maglie deboli della rete che l’Associazione sta cercando di costruire: una mentalità di intervento ancora esclusivamente assistenziale e filantropica, senza alcuna visione organica; scarsa consapevolezza  dei problemi esistenziali e quotidiani del caregiving;  difficoltà a fare squadra e gruppo nell’affrontare in modo interdisciplinare le problematiche. Alberto Masera, Coordinatore della Commissione  Affari sociali della Circoscrizione 5, ha portato una fotografia precisa e fedele della situazione sul territorio: difficoltà, isolamento, emarginazione di molte situazioni familiari con persone non autosufficienti; ma anche la presenza di molte realtà diverse, di orientamento laico e religioso, che operano attivamente nei quartieri e che sarebbero  in grado di raccogliere e convogliare i casi di caregiving problematico verso i punti di sostegno e di orientamento . Si è poi parlato di  “caregiver &  ospedale”: dal periodo della degenza dei pazienti sino alle loro dimissioni e al rientro a casa, con la gestione quotidiana della perduta autosufficienza interamente affidata alla famiglia. A questo proposito si è descritto il progetto di collaborazione ormai consolidato, e con buoni risultati, tra Gilo care e il reparto di Recupero delle Disabilità complesse del San Luigi di Orbassano. Infine il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Nino Boeti, ha fatto il punto sugli aspetti legislativi – nazionali e regionali – relativi alla figura del caregiver e dei suoi diritti, riconoscendo che se qualcosa è stato fatto negli anni, moltissimo  resta da farsi in termini di riconoscimento, affermazione,  e tutela. Un “moltissimo” che si scontra con il problema della penuria cronica di risorse pubbliche da destinare. Resta così evidente che per impostare una politica di riforma e di organizzazione del caregiving familiare- che i fatti renderanno rapidamente necessaria – saranno indispensabili decisioni politiche chiare di redistribuzione e di investimento.

c.s.