Attualità - 24 aprile 2018, 19:26

Stagione sciistica in Piemonte:"La Regione non può prolungarla"

Parigi:"“La durata della stagione sciistica e la data di chiusura degli impianti vengono definite all’inizio della stagione stessa da parte delle società che li gestiscono. La scelta iniziale pone alla società una serie di vincoli che rende poi difficile modificare la data programmata di chiusura degli impianti, anche in presenza di condizioni meteorologiche che ne suggerirebbero il posticipo o l’anticipo”

“La durata della stagione sciistica e la data di chiusura degli impianti vengono definite all’inizio della stagione stessa da parte delle società che li gestiscono. La scelta iniziale pone alla società una serie di vincoli che rende poi difficile modificare la data programmata di chiusura degli impianti, anche in presenza di condizioni meteorologiche che ne suggerirebbero il posticipo o l’anticipo”. Così ha affermato l’assessora allo Sport Antonella Parigi, replicando alla interrogazione a risposta immediata della consigliera Francesca Frediani (M5s), che chiedeva se ci fosse l’intenzione di attivare un confronto con i gestori degli impianti in merito alla data di chiusura degli impianti stessi, in considerazione delle abbondanti nevicate della stagione 2017-2018 nell’ottica di valorizzare il turismo del sistema montano. Frediani sottolineava anche il fatto che la Regione sostiene le società in questione attraverso lo stanziamento dei fondi per l’innevamento.

Parigi ha tuttavia precisato che gli impegni assunti dalle società di gestione degli impianti sono di natura privatistica e rispetto ad essi l’ente pubblico non può pretendere di imporre alcunché. I vincoli riguardano soprattutto la gestione del personale stagionale, assunto per la durata della stagione invernale e gli accordi presi con le società che provvedono alla manutenzione straordinaria degli impianti. L’assessora ha inoltre ricordato che la maggior parte delle stazioni sciistiche è rimasta attiva fino al 15 aprile, mentre quelle poste ad altitudini più elevate, come per esempio Alagna Valsesia, continuano ad essere aperte almeno nei fine settimana. Inoltre, i repentini aumenti delle temperature degli ultimi giorni, oltre ad aver ridotto drasticamente lo strato nevoso sulle piste, hanno moltiplicato i rischi di valanghe, soprattutto alle quote più basse, e quindi la sicurezza degli utenti.

Durante il question time è stata data risposta anche all’interrogazione di Benito Sinatora (Lega Nord) sulla trasmissione Report del 16 aprile 2018, di Davide Bono (M5s) sull’Asl TO3 e l’aggiudicazione della fornitura di personal computer alla ditta Venco, di Maria Carla Chiapello (Moderati) sulla tempistica dell’apertura del micronido all’interno del polo scolastico di Mondovì, di Marco Grimaldi (Sel) sul mancato pagamento delle addette alle pulizie del castello di Rivoli, di Elvio Rostagno (Pd) sull’adesione alla Carta metropolitana sull’elettromobilità, di Andrea Appiano (Pd) sulla ricerca precaria e l’interlocuzione con l’Università di Torino in merito alle recenti proposte di reclutamento, di Nadia Conticelli (Pd) sul tavolo di concertazione urgente sul tracciato della linea 2 della metropolitana di Torino, di Andrea Tronzano (Fi) sull’esame completo del corpo in 3D, di Luca Bona (Fi) sui percorsi ciclabili sbarrati lungo il fiume Ticino e di GianLuca Vignale (Mns) su come sono state spese le risorse destinate al rimborso dei medicinali innovativi oncologici.

c.s.