Calcio - 24 aprile 2018, 17:18

Juve, che tensione! Lite Buffon-Benatia, ma il capitano smentisce: "Notizie false per destabilizzarci"

A due giorni dal ko con il Napoli emerge un retroscena indirettamente confermato dalla pronta smentita, ma il numero uno bianconero invita i suoi alla massima coesione: "Siamo sempre primi seppur con un risicato margine di vantaggio che dobbiamo cercare di portare a fine corsa: questo è il nostro obiettivo e il nostro dovere".

La sconfitta casalinga contro il Napoli non poteva lasciare indifferente l'ambiente di casa Juventus. Il gol di Koulibaly giunto a pochi istanti dal fischio finale ha lasciato più di uno strascico nello spogliatoio bianconero, addirittura sin dall'immediato dopo gara di domenica scorsa. Emergono infatti, a distanza di un paio di giorni, voci (provenienti da ambienti vicini alla Vecchia Signora) di un'accesa discussione tra il capitano Gianluigi Buffon e Mehdi Benatia: un duro faccia a faccia scaturito dalle parole pronunciate a caldo dal numero uno, per sottolineare un atteggiamento assolutamente non in linea con le ambizioni di successo della società, a cui il difensore marocchino avrebbe risposto. Segnali dunque che la tensione dei campioni d'Italia in vista del finale di stagione è assolutamente palpabile.

A confermare indirettamente la veridicità di tali voci è arrivata nel pieno pomeriggio la secca smentita della Juventus attraverso l'intervista ad uno dei protagonisti dell'episodio citato, Gigi Buffon: 

"Sono le strisce del gossip inventato palesemente che si portano dietro le sconfitte - ha dichiarato il capitano bianconero ai microfoni di JuventusTv - soprattutto in realtà che sembrano non avere mai talloni d'Achille come la Juventus. Si cerca in tutti i modi di destabilizzare un ambiente e di scombussolare quelle che sono le nostre certezze e quella che è la nostra unione. Sicuramente come è normale che sia, e come è successo sempre da quando sono qui alla Juve, in certi momenti trovo logico e doveroso che tutti noi ci confrontiamo e questo è accaduto ed è reale ed è vero. Ma nessuno, almeno da quando sono alla Juventus e sono 17 anni, si è mai permesso in situazioni simili di puntare l'indice verso qualcuno nello specifico colpevolizzandolo per una sconfitta o per un errore, questo almeno fino a quando sarò capitano di questa squadra non accadrà mai. In più posso solo dire che un ragazzo come Mehdi (Benatia ndr) è un ragazzo che è estremamente rispettoso ed è un ragazzo che ha sposato la la causa Juve con una educazione, un modo di stare nel gruppo, un concetto nel capire anche il quando dire le cose e quindi i tempi di inserimento di un pensiero che sono eccezionali. Mi dispiace dover essere qui a dire che non è assolutissimamente vero che Mehdi abbia mancato di rispetto a noi o che abbia risposto a me, però lo devo fare perché in presenza di queste notizie,non dico calunniose però almeno false, è chiaro che una precisazione sia dovuta per la tutela del gruppo e per la tutela di un ragazzo come Mehdi che è un ragazzo splendido".

Il portierone bianconero ha inoltre colto l'occasione per indicare la rotta da seguire in quello che si preannuncia come un finale di stagione davvero complicato:

"Abbiamo dilapidato cinque punti importantissimi negli ultimi giorni - ha confidato Buffon - ma siamo sempre primi seppur con un risicato margine di vantaggio che dobbiamo cercare di portare a fine corsa: questo è il nostro obiettivo e il nostro dovere. Se gli altri saranno più bravi di noi, gli faremo i complimenti: in un campionato di 38 partite chi vince è perché alla fine, al netto di errori a favore o contro, è stato più bravo. Sfida con l'Inter decisiva? Quella con l'Inter è una sfida decisiva, ma lo saranno anche quella con il Bologna, con la Roma, con il Verona e ci sarà anche la finale di Coppa Italia. Sono venti giorni nei quali dobbiamo tornare in campo con ferocia e 'brutalità sportiva' e nei quali dovremo essere tutti uniti, altrimenti si fa il gioco degli avversari e di chi, nei pochi nostri momenti di difficoltà, ha sempre cercato con notizie tendenziose di creare dei problemi, senza mai riuscirci. Noi come squadra e il popolo juventino dobbiamo compattarci e creare quel muro di protezione che ci permetta di vivere questi venti giorni da vera Juve".

Roberto Vassallo