Seconda giornata della sesta edizione del Torino Jazz Festival, che fino a lunedì 30 aprile, renderà Torino la protagonista del panorama jazz italiano. La rassegna, infatti, vuole essere un tributo a chi ha accudito quest’ultimo nel corso di questi anni: ai musicisti torinesi, ai locali e agli organizzatori e a tutti gli appassionati che ne hanno alimentato la domanda con la loro presenza.
A essere coinvolti, club, Case del Quartiere e piazze sparsi in tutti i quartieri della città. Compreso quello di Barriera di Milano, che questa sera vedrà impegnati i Laboratori di Barriera di via Baltea 3 - con due concerti - e Le Ginestre Jazz Club di via Valprato.
La prima esibizione, alle ore 21, sarà quella di Nica in “Hitaly”, un collettivo che coniuga melodia italiana, sound di natura jazzy, soul e world dal sapore mediterraneo, groove serrato da jungle newyorkesi e aperture oniriche alle ballad.
Un progetto cantato in tre lingue in una sorta di esperanto della musica, che ricompone una carriera colma di esperienze, viaggi, incontri in un suono talvolta possente e pieno di drive, talvolta sognante e aperto, e che coinvolge: Monica “Nica” Fabbrini alla voce, Simone Arlorio ai sassofoni e al clarinetto, Alberto Mandarini alla tromba e al flicorno, Daniele Tione al pianoforte, Massimo Celsi alle tastiere, Davide Liberti al contrabbasso e al basso elettrico e Mattia Barbieri alla batteria.
A seguire, si esibiranno i Dusty Jazz Blasters, il gruppo musicale dell’associazione Dusty Jazz, sorto per animare le ballroom lindy hop nel corso delle serate dedicate alla social dance e capace di coinvolgere anche platee di meri ascoltatori.
Il loro sound, ricco di bounce, trova la sua spiegazione nell’organico della band, poco usuale ma dalle insospettabili sonorità e costituito da: Alessandro Muner alla tromba e alla direzione, Gledison Zabote al sax tenore, Giangiacomo Rosso e Gabriele Ferian alle chitarre, Gianmaria Ferrario al contrabbasso e Marco Breglia alla batteria.
Il loro primo album, Swinghood, che verrà presentato al pubblico questa sera, è una dichiarazione d’amore, in 17 tracce, al ballo swing, con una tracklist di arrangiamenti che ricalcano le impronte dei grandi bandleader dell’epoca d’oro.
Infine, presso Le Ginestre Jazz Club di via Valprato, a partire dalle ore 22.30, sarà presentato il progetto "Polo", che torna con una nuova formazione composta da Paolo Porta al sax alto e soprano, Andrea Lombardini al basso elettrico, Fabio Giachino al pianoforte e alle tastiere e Phil Mer alla batteria.
La loro musica - caratterizzata dal rispetto nei confronti della tradizione e da uno sguardo attento alla contemporaneità - rappresenta la volontà di giungere all'essenza di un'idea restituendola a coloro che si ritrovano in ascolto, nella maniera più intensa ed efficace possibile.
Il tutto attraverso un equilibrio calibrato tra materiale composto e improvvisato, dialogato mediante un linguaggio ibrido e un dinamico spettro sonoro elettro/acustico.