Nono sol applausi, per l'asl To 3 e il direttore generale Boraso. In Regione, proprio oggi, è infatti infuriata la polemica su alcuni acquisti (e relativi costi) per l'azienda sanitaria locale. A puntare l'indice è stato Davide Bono, consigliere dei Cinque Stelle e vicepresidente della Commissione Sanità. "C'è un appalto sospetto per le forniture informatiche all'ASL TO3, invieremo tutte le carte alla Corte dei Conti", attacca. E spiega: "I vertici dell'azienda hanno effettuato una gara, con una sola ditta partecipante la Venco Spa, per apparecchiature informatiche e servizi di gestione per 60 mesi per un totale di 6,3 milioni di euro. Il tutto con un prezzo doppio rispetto ad una gara del tutto analoga indetta precedentemente da SCR (Società di Committenza regionale) che vedeva aggregate diverse Aziende sanitarie (TO1, TO2, TO4, AOU Città della Salute e AO Mauriziano) nell'ottica di ottimizzare i costi. Le due gare pare abbiano gli stessi servizi: personale on site e servizio di pronta disponibilità. L'azienda diretta dal dottor Boraso parrebbe aver ignorato la gara e i prezzi SCR, preferendo procedere in solitaria".
Una differenza che ha fatto storcere il naso ai grillini: "Oggi abbiamo esposto il caso in Consiglio regionale attraverso un'interrogazione rivolta alla Giunta. L'assessore alla Sanità Saitta, nella sua risposta scritta, ha di fatto giustificato questa operazione, dando copertura politica al direttore generale Boraso. Ma grazie alla nostra interrogazione l'ASL TO3, stando alla risposta fornita dalla Giunta, avrebbe però “constatato l'anomalia dei prezzi offerti dalla ditta”, per cui i Pc più performanti sarebbero costati di meno di quelli meno performanti. Senza però spiegare perché avrebbe comunque proceduto ad acquistare i pc meno performanti a prezzo più alto, avrebbe concordato con la Venco Spa una miglioria delle caratteristiche dei PC acquistati da 4 ad 8 Gb di memoria Ram. Una variazione che di certo non compensa i maggiori costi sostenuti e non giustifica un iter quanto meno paradossale. Ora toccherà alla magistratura contabile fare piena luce sull'uso che è stato fatto dei soldi dei cittadini".