Attualità - 27 aprile 2018, 08:07

Calciopop, dizionario sentimentale del pallone

Nel libro di Giovanni Tarantino memorie, frammenti e aneddoti del mondo del tifo

Nel testamento spirituale di Paul, nel film Febbre a 90’ , traspare l’essenza del tifo: "Forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro. Come fai a capire quando mancano tre minuti alla fine e stai due a uno in una semifinale e ti guardi intorno e vedi tutte quelle facce, migliaia di facce stravolte, tirate per la paura, la speranza, la tensione, tutti completamente persi senza nient’altro nella testa...E la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente, c’è sempre un’altra stagione".

Una delle innumerevoli citazioni all’interno di Calciopop, Dizionario sentimentale del pallone (edizioni "il Palindromo") dove Giovanni Tarantino, come lui stesso ammette, scava nella memoria, nei frammenti, negli aneddoti da cui fuoriescono personaggi, storie, libri, canzoni, fumetti, film, che sono le varie voci del libro. Che sono davvero tante, sintetizzanti l’immaginario del mondo del tifo.

Rilevante la seconda parte del testo, con l’Appendice: Quando si dice Ultras, disamina del contesto italiano dalle sue origini a oggi.  L’autore evidenzia aspetti importanti della controcultura giovanile che traspare dalle gradinate, ponendo distinzioni come la diversità dal fenomeno hooligans di matrice britannica, evidenziando radici e riferimenti culturali che in aspetti come la difesa del territorio, del gonfalone, degli schieramenti, se ne intravvede la provenienza dall’Italia comunale.

Molti i riferimenti al tifo juventino, dall’epopea pionieristica della Curva Filadelfia all’epoca odierna, con un’analisi davvero approfondita: dal font degli Iron Maiden utilizzato nello striscione Indians alla rimozione dell’inglesismo e dell’anglofilia in Curva dopo l’Heysel; dal ricordo di Jackie alle parole di Joe degli Ultras in cui racconta la ‘svolta’ negli scontri al Derby.

C’è davvero tanto in queste duecento pagine ben scritte e ampiamente documentate: l’essenza di un mondo, quello del Calcio, che ci appartiene e che, come cita Tarantino nel libro, "potrebbe essere fatale la sua trasformazione in uno sport per famiglie".

Beppe Franzo