Si dice che l'erba del vicino sia sempre più verde, ma è un detto che genera stizza e anche una certa antipatia. Perché invece non pensare a coltivarlo insieme, questo prato, in comunione fra tutti gli abitanti di un condominio?
È quello che si propone di fare, con il sostegno della Circoscrizione 8, il progetto di “Portierato sociale” promosso da Aics, in collaborazione con la cooperativa Terzo Tempo e l'associazione Bricolage del Cuore, nello spazio comune compreso tra le vie Montevideo, Tunisi, Reduzzi e Taggia.
Una prima fase si è già svolta tra novembre e dicembre, tramite l'informazione e il coinvolgimento dei condomini in incontri aperti a base di tè, biscotti e dialogo costruttivo sulla situazione dei plessi abitativi. Occasioni in cui sono emerse le maggiori criticità dell'edilizia popolare, tra sporcizia, scarsa manutenzione degli stabili, poca sicurezza, riscaldamento mal funzionante, giri di prostituzione, e altro ancora.
E sono stati gli abitanti stessi a richiedere una mano, una presenza fisica tangibile, un sostegno concreto. Che si trattasse di vicinanza morale o veri e propri lavoretti per aggiustare qualcosa, rimettere insieme pezzi, riparare il salvabile, o, ancora, far spuntare dal nulla momenti belli in cui ritrovarsi tutti insieme, sentendosi parte integrante del quartiere, senza paura.
Il risultato dovrebbe quindi essere un servizio di prossimità basato su questo grande lavoro di coesione sociale e abitativa, appoggiandosi alla sede fisica dello Spazio Famiglia 9, in via Montevideo 27.
Il progetto è stato presentato in Circoscrizione 8 nell'ambito delle nuove proposte per le politiche abitative di Atc, alla presenza del presidente Marcello Mazzù. Un ambito su cui l'amministrazione da un anno lavora con particolare attenzione, a partire dalle sollecitazioni del consigliere Alessandro Lupi, poi portate avanti dalla coordinatrice Noemi Petracin. “Non sempre riusciamo a garantire continuità rispetto alle progettualità proposte”, ha spiegato. “Stiamo anche aspettando di capire cosa cambierà nel sistema dei servizi sociale, con la riorganizzazione voluta dall'assessore Schellino. Ciò che vogliamo, per le case popolari, è comunque un progetto positivo replicabile in tutti i plessi che abbiamo sul territorio”.
E quello di Aics, un “ascoltatore privilegiato”, un referente per tutte le problematiche dei coinquilini, sembra rispondere a queste esigenze.
Le associazioni coinvolte si impegnano ora a proseguire l'attività di portierato sociale due mattine a settimana, con operatori disponibili ad accompagnare i residenti nelle loro faccende quotidiane, risolvendo le questioni più urgenti, effettuando anche piccole manutenzioni nelle case. Ma il massimo risultato da raggiungere resta, come sempre, la coesione sociale.
Ecco perché l'intento principale è di intervenire sul giardino comune ai vari plessi, attualmente in stato di abbandono, rendendolo un vero e proprio progetto partecipato tra tutti gli abitanti.
Il lavoro si concentrerà sulla pulizia generale dell'area e il suo mantenimento, abbellendola con fiori e cassoni per l'orto urbano, panchine rimesse a nuovo, gazebo, tavoli e sedie. Si prevedono infine momenti di festa durante tutto l'anno, fino a dicembre, per stimolare gli abitanti a condividere uno spazio “costruito” su misura, con le loro mani e secondo i reali bisogni e gusti di ognuno.