Cambio al vertice del Museo dell’Automobile di Torino. Finito il mandato di Rodolfo Gaffino Rossi, l’ente ha selezionato Mariella Mengozzi, che resterà in carica per i prossimi tre anni.
La nuova direttrice arriva da un’esperienza alla Disney, alla Aston Martin e alla Ferrari, dove si è occupata di marketing e comunicazione e in particolare del Museo Ferrari di Maranello. “Caso straordinario – ha commentato Benedetto Camerana, presidente del Mauto – di una istituzione che riesce a produrre un continuo margine annuale”. Ma l’esperienza di Mariella Mengozzi è partita 30 anni fa da Torino, alla GFT.
“Completiamo anche un percorso – ha aggiunto il presidente – con l’apertura del centro del restauro, fattore di consolidamento per la costruzione di un centro nazionale. Gli altri due temi su cui vogliamo puntare riguardano il design, con le grandi mostre, da Giugiaro a Gandini, e il premio Matita d’oro, per evidenziare come Torino sia la capitale del design automobilistico. Infine l’internazionalizzazione, perché dallo scorso anno collaboriamo con altri 4 musei europei”.
“Il nostro lavoro – ha esordito la nuova direttrice – sarà quello di offrire un’esperienza anche a chi non è legato all’auto da una passione particolare, perché l’auto è di tutti. Dovremo individuare i diversi pubblici con iniziative specifiche. Ci saranno iniziative di intrattenimento come simulatori di guida e visite organizzate”. La direttrice ha poi ringraziato il suo predecessore per aver messo insieme un valido team, mentre tra il pubblico sedeva anche il nuovo Sovrintendente del Teatro Regio, William Graziosi.
Uno degli obiettivi sarà collaborare con le altre istituzioni, anche per promuovere la città. In questa fase, tuttavia, esistono delle linee programmatiche e nei prossimi mesi sarà strutturato un piano strategico triennale. “Vogliamo essere il punto di incontro per tutto ciò che riguarda l’automobile a Torino”, ha aggiunto il presidente Camerana. “Un centro di prototipi a Torino? Sarebbe bello avere un’opportunità per esporli tutti – ha spiegato Mengozzi – rispondendo a una domanda dal pubblico – ma prima dobbiamo valutare quali risorse abbiamo, perché le cose da fare sarebbero tantissime. Dobbiamo trovare partner e ospitare diverse iniziative per innescare un circolo virtuoso”.
La direttrice lavorerà anche sul posizionamento del museo e sulla comunicazione, ma non è escluso un intervento anche sul logo.