Eventi - 12 maggio 2018, 17:59

“Libertà in levare”: la vita di Antonio Gramsci raccontata con uno sfondo musicale costituito dai brani di Bob Marley

Lo spettacolo ha debuttato ieri sera nella Sala grande dell’attuale NH Hotel Carlina, che, dal 1919 al 1921, fu ancora dimora del politico

Le canzoni del padre del reggae Bob Marley incontrano le parole, la storia e il pensiero dell’intellettuale rivoluzionario italiano Antonio Gramsci: è quanto si verifica nello spettacolo “Libertà in levare”, promosso dalla compagnia Le Voci del Tempo.
Mario Congiu e Marco Peroni, infatti, hanno messo in scena sia un vero e proprio viaggio nel tempo, che attraversa la vicenda biografica di Gramsci – dall’infanzia in Sardegna ai drammatici anni di reclusione nel carcere fascista, sempre con uno sguardo lucido rivolto al suo pensiero e alla sua posizione originale all’interno del mondo degli anni ’10, ’20 e ’30 –, sia un viaggio fuori dal tempo, dove, grazie al supporto della musica, ideali, valori e immagini narrative si liberano dalla stretta della storia per rivivere in forma di spirito, vivi e presenti.

“Il progetto è nato su commissione del Comune di Cagliari – ha spiegato il musicista del duo, Mario Congiu –, in seguito allo spettacolo incentrato sulla figura di Adriano Olivetti accompagnato dalle canzoni di Bob Dylan”.
“Il particolare accostamento tra Marley e Gramsci, invece, deriva dal fatto che entrambi abbiano vissuto un’esistenza breve, dedita al socialismo in senso lato, secondo cui tutti i componenti del popolo costituiscono quello che siamo, la nostra identità: entrambi, dunque, si rivolgono alle persone con l’intento di costruire qualcosa di collettivo”.
Un incontro, quello tra Marley e Gramsci, che si basa, dunque, su una sorta di esperimento, mosso da estrema curiosità, e dall’effettiva esistenza di punti di contatto tra i due personaggi coinvolti, “molto attitudinale – ha continuato l’ideatore –, dal momento che non è musica al servizio dello spettacolo, bensì un concerto di canzoni del primo che fanno da sottofondo alla storia del secondo”.

Lo spettacolo, che ha debuttato ieri sera, venerdì 11, nella suggestiva cornice dell’attuale NH Hotel Carlina di piazza Emanuele Filiberto II – che fu prima Casa di Carità e, in seguito, Regio Albergo di Virtù, nonché abitazione del politico dal 1919 al 1921 –, vede, infine, una scenografia spoglia e scevra di qualsiasi supporto audiovisivo: sul palco, solo una narrazione biografica accompagnata dalle note dei brani reggae, “un’alternanza tra canzoni e monologhi, che libera lo spettatore da qualsiasi condizionamento e lo rende libero di ricevere e, dunque, accogliere quanto succede in scena”.

Roberta Scalise