Attualità - 16 maggio 2018, 18:45

Teatro Regio, i sindacati torinesi: "Vogliamo incontrare Chiamparino e Reschigna: la Regione smetta di fare il pesce in barile"

"Chiediamo certezze per il piano d'indirizzo triennale"

Soddisfazione per l'esito dell'incontro, ma "chiediamo certezze per il piano d'indirizzo triennale del teatro Regio, così come un incontro con la Regione al più presto". È questa la sintesi del confronto che si è svolto questa mattina tra i sindacati, il sindaco Chiara Appendino, l'assessore alla cultura Francesca Leon e il sovrintendente William Graziosi.

Un appuntamento che ha seguito il Consiglio d'Indirizzo del Teatro Regio, nel corso del quale Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT si sono impegnate a garantire le risorse per chiudere in pareggio il bilancio consuntivo 2017. 

"Abbiamo trovato positivo l'incontro", hanno commentano i sindacati al termine dell'incontro, nel corso del quale però non sono stati sciolti a loro avviso tutti i dubbi di natura finanziaria. "Le risorse sono poche", spiegano, "e il tentativo è quello di cercare di chiudere il bilancio 2017 in pareggio". Una partita a cui è intimamente legata la sopravvivenza della Fondazione Teatro Regio. Se per due anni la situazione finanziaria non fosse in pareggio l'ente verrebbe declassato a teatro di tradizione e non potrebbe dunque più percepire le sovvenzioni dello stato, riducendosi ad un ente culturale di livello regionale e non più internazionale.

Accanto a queste perplessità le organizzazioni sindacali auspicano prima del prossimo consiglio di indirizzo, previsto per fine maggio, un confronto non solo con l'assessore regionale alla cultura Antonella Parigi, ma anche con il Presidente della Regione Sergio Chiamparino e l'assessore alla finanze Aldo Reschigna. "La Regione sta facendo il pesce in barile - ha osservato Pietro Gabriele della Slc Cgil - quando dovrebbe sostenere il teatro con risorse e un progetto".

Cinzia Gatti